La liquidazione delle indennità contrattali dei Dipartimenti “Servizi ambientali – Servizio Cimiteri” e “Servizi alle Persone e Imprese”, sono al centro di una nota di sollecito inviata al sindaco di Messina, al direttore generale e ai vertici di Palazzo Zanca, da parte della Uil-Fpl e del Silpol. La nota, a firma di Livio Andronico ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale e responsabile provinciale della Uil-Fpl, e Giuseppe Gemellaro, segretario provinciale Silpol, è finalizzata a richiedere l’attivazione dell’intervento sostitutivo, al fine di corrispondere le indennità vantate dal personale.
“Le scriventi organizzazioni sindacali chiedono garanzie affinché, con lo stipendio del mese di gennaio, ai dipendenti del Dipartimento “Servizi alla Persona e alle Imprese” e del Dipartimento “ Servizi Ambientali – Servizio Cimiteri” venga corrisposto il salario accessorio 2021, ( indennità responsabilità, disagio, rischio, ecc) in applicazione dei criteri stabiliti nel CCDI vigente. Sarebbe del tutto inconcepibile immaginare un nuovo slittamento di tale pagamento a data imprecisata, circostanza questa che non trova giustificazioni né può essere più tollerata. Non può che emergere e qui si rappresenta, tutta l’indignazione di questi lavoratori per la disparità di trattamento con i dipendenti degli altri dipartimenti, che hanno avuto già liquidate le loro spettanze relative al CCDI del 2021, seppur con notevole ritardo, nei mesi di Ottobre e Novembre. Tale stallo nell’erogazione deriverebbe dalla nota prot. n. 314858 del 01/12/2022 del Segretario Generale/Direttore Generale, dott.ssa Rossana Carrubba , con la quale ha intimato ai Dirigenti in questione di rettificare le proposte di determinazioni dirigenziali da loro prodotte, perché da verifiche effettuate sulle stesse, ha riscontrato per alcuni dipendenti il riconoscimento di specifiche indennità responsabilità, difformi dai criteri indicati nel contratto integrativo decentrato e negli accordi condivisi in apposite riunioni tenute con tutti i Dirigenti. Rettifiche che evidentemente i Dirigenti non hanno inteso fare, confermando e/o riproponendo le indennità contestate perché ritenute dal loro punto di vista legittime e rispettose dei criteri indicati nel CCDI. Ciò, ovviamente, ha generato un conflitto di competenze e responsabilità di natura amministrativa e contabile tra le più alte cariche dirigenziali e apicali dell’Ente, le cui conseguenze ricadono, penalizzandoli, sui dipendenti dei dipartimenti suddetti ma a cascata anche su tutti gli altri dell’Ente. Nel constatare che fare costante ricorso ad azioni di sollecito per la corretta ed univoca applicazione degli istituti contrattuali, definiti in sede di contrattazione decentrata, non risulta essere più sufficiente, con la presente, ai sensi e per gli effetti del disposto di cui all’art. 2, comma 9/bis della legge 241/90, si DIFFIDA l’Amministrazione comunale – ove ciò non sia stato ancora fatto – ad individuare tra le due figure apicali dell’Ente (Segretario Generale e Direttore Generale) – il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in conseguenza del perdurare della conclamata criticità e stallo nella liquidazione del salario accessorio derivante dalle motivazioni sopra espresse, assumendosene le relative responsabilità sulle indennità da erogare o da togliere, anziché delegare il dirigente dei servizi finanziari, dott. Cama, a bloccare i provvedimenti in questione negli uffici della Ragioneria, poichè lo stesso, a parere degli scriventi, dovrebbe limitarsi ad attestare la copertura finanziaria e dare il parere favorevole o non in ordine alla regolarità contabile”.
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