“Oggi l’amministrazione Basile incassa un altro bel risultato: la nascita dell’ennesimo organismo
partecipato dal comune chiamato Fondazione “Messina per la Cultura”, sotto la veste di una
fondazione di partecipazione”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali in quota PD, Antonella Russo e Felice Calabrò.
I due consiglieri comunali proseguono: “Strano – come abbiamo evidenziato inutilmente in aula – che a dispetto della natura giuridica scelta, non ci siano tra i fondatori soggetti privati, che invece sono indispensabili per questa particolare forma mista di fondazione e associazione, che per legge li prevede. Abbiamo tentato grazie a un nostro emendamento di evitare i costi – che potranno essere anche molto rilevanti – delle remunerazioni dei tanti organi previsti dallo statuto: dal sovrintendente ai tanti possibili direttori artistici. L’Aula, invero, nonostante i pareri favorevoli dei dirigenti all’emendamento del Partito democratico che prevedeva che i vari incarichi fossero gratuiti, ha ritenuto di bocciarlo! Sulla scorta dello statuto esitato, infatti, potranno essere nominati direttori artistici ad ogni piè sospinto, che potranno essere individuati anche per ogni singola manifestazione o per singolo evento, ovviamente remunerati dalla fondazione, alias dal Comune e dalla Città metropolitana. Il personale da impiegare nella fondazione sarà reclutato con la forma del distacco, del comando, dell’avvalimento (????).
Ennesimo ente finanziato con denaro della collettività.
Ormai a Messina ogni servizio di carattere pubblico è esternalizzato a favore di società partecipate, fondazioni, agenzie, enti pagati tutti dal comune.
Abbiamo un vago ricordo dei tempi in cui un precedente sindaco considerava tutte queste realtà
come bancomat della politica, prevedendo nel suo programma la razionalizzazione, o meglio, la
notevole riduzione delle partecipate. In realtà, altro che eliminate: in questi ultimi anni si sono
moltiplicate tanto che abbiamo pure difficoltà a menzionarle tutte.
Avanti un altro, Pantalone è sempre operativo.” Così concludono i consiglieri Felice Calabrò e Antonella Russo.
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