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La strage degli innocenti. Morti in Italia 25 pedoni al mese secondo l’Osservatorio dell’Asaps

- 05/01/2023
incidente litoranea

Una strage di pedoni sulle strade italiane. Nel 2022, primo anno del post emergenza Covid, secondo lo speciale Osservatorio dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale) ne sono morti 307 (108 donne e 199 uomini), una media di 25 al mese: si tratta di una stima preliminare, che non comprende i decessi avvenuti in ospedale a distanza di tempo.

Nel 2021 i pedoni investiti e uccisi secondo le prime stime Asaps erano stati 271, l’anno prima 240. Dei 307 pedoni morti l’anno passato, 257 erano cittadini italiani e 50 stranieri.

Dall’analisi dell’Asaps sull’età dei deceduti, emerge che ben 14 avevano meno di 18 anni, il piu’ piccolo solo 3 mesi, un altro 15 mesi, altri due solo 2 anni: quasi tutti investiti sulle strisce in compagnia dei genitori. Ma è tra gli ultra65enni che si conta ancora una volta il maggior numero di vittime, con 116 decessi (il 37,7% del totale): 59 avevano oltre 80 anni, uno 96, travolto anche lui sulle strisce.

Ben 11 i casi di pedoni investiti e uccisi mentre andavano a gettare la spazzatura, soprattutto nelle ore serali e notturne. “Si conferma – sottolinea l’Osservatorio – un altissimo rischio per i pedoni più anziani, caratterizzati da minori riflessi, lentezza nei movimenti e soprattutto percezione del pericolo limitata, rispetto ad una persona più giovane”.

Il numero più elevato di decessi l’anno scorso è stato registrato a dicembre, con ben 40 vittime, seguito da gennaio con 31: ad incidere negativamente sono ovviamente le giornate più corte e la minore visibilità.

I mesi con minor numero di decessi sono stati giugno, agosto e settembre con 20. Molti i pedoni morti negli ultimi tre mesi del 2022, ben 91.

incidente viale san martino

Nei 307 decessi della stima preliminare riferita al 2022, si è accertato nella immediatezza del sinistro che in 22 casi il conducente investitore era ubriaco e in altri 10 aveva assunto sostanze stupefacenti. In ben 42 occasioni il conducente è fuggito (49 i casi accertati l’anno precedente, 33 nel 2020), lasciando la vittima a terra esanime, senza prestare soccorso: in pratica, “ogni 7 incidenti mortali con pedoni, uno è provocato da un ‘pirata della strada‘”. Per fortuna, grazie ad indagini tecnologiche, potenziamento della videosorveglianza e utili testimonianze, nell’80% dei casi questi soggetti vengono individuati dagli organi di polizia stradale ed assicurati alla giustizia, con processi anche più rapidi rispetto al passato.

A preoccupare è anche il numero di sinistri provocati dalla guida distratta, responsabile secondo i rilievi dell’Asaps del 25% delle morti: sotto accusa l’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social network.

Le regioni più a rischio nel 2022 sono risultate la Lombardia con ben 52 pedoni morti (a fronte dei 29 del 2021) e il Lazio con 41 (rispetto ai 37 del 2021), seguita dal Veneto con 32, dall’Emilia Romagna con 27, dalla Toscana con 25, dalla Campania con 23 e da Puglia e Piemonte con 19. In fondo all’elenco l’Umbria con un decesso e Valle d’Aosta, Molise e Basilicata con nessun pedone morto.

Cinque i sinistri con 2 vittime, in aumento rispetto ai due episodi del 2021. Tragici i casi di marito e moglie e di nonni investiti e uccisi mentre accompagnavano i nipoti: due gli investimenti nei garage di casa con l’auto non correttamente frenata che ha travolto i proprietari.

Oltre 1.200 i casi, in netto aumento rispetto al 2021, in cui il pedone e’ stato ricoverato in ‘codice rosso’ presso le rianimazioni e i reparti di terapie intensiva, dove poi alcuni sono deceduti, mentre altri sono stati salvati dai sanitari ma hanno riportato lesioni permanenti, con un costo sociale di molti milioni di euro.

Nel 2022 la maggior parte degli investitori era alla guida di auto, ma in 52 casi si è trattato di autocarri (5 i pedoni travolti e uccisi da mezzi delle nettezza urbana), in 15 casi di motocicli, in 6 di autobus (il doppio del 2021) ma anche di un camper, di una microcar, di due biciclette e di un carro-attrezzi. Ben sette i decessi tra operai al lavoro nei cantieri. 

AGI