Apprendiamo con moderata sorpresa che ATM S.p.A. avrebbe sottoscritto solo con il sindacato Cisl l’accordo per una polizza Kasko in azienda a “tutela” dei lavoratori. Tanto ha dichiarato trionfalmente il segretario provinciale della Fit Cisl messinese alla stampa cittadina. Se la notizia divulgata dai media dovesse rispondere al vero, saremmo di fronte all’ennesima provocazione nei confronti del 90% dei lavoratori che hanno scioperato per due volte in un mese e ad oggi non sono stati consultati, non conoscono i contenuti dell’ipotetica assicurazione, non sanno quale sia la quota parte che dovrebbero pagare in busta paga e prima della polizza assicurativa pretendono l’applicazione delle tutele contrattuali. La Fit Cisl che, al contrario di quanto afferma il segretario D’Amico, rappresenta una quota marginale di dipendenti ATM e fra gli Operatori di Esercizio è pressoché inesistente, è l’interlocutore meno indicato per calmierare la vertenza in atto e decidere a nome della maggioranza dei lavoratori che in assemblea di base hanno dettato la linea della vertenza in atto da cui la Fit Cisl ha preso le distanze per mantenere il comodo posizionamento al fianco dell’azienda. “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca” se si aggiunge che in Atm da tempo il rappresentante della Fit Cisl è anche impegnato quale intermediario aziendale per la stipula di polizze tra i lavoratori per conto di una nota società di assicurazioni. L’azienda faccia pertanto la dovuta chiarezza e dica se l’agenzia assicurativa è stata individuata e se sia la stessa “vicina” alla Fit Cisl. In tal caso l’eventuale accordo sottoscritto, a cui la Fit Cisl fa riferimento, si limiterebbe all’intesa fra due singole parti che avrebbero interessi diretti, ben lontani dalla tutela dei lavoratori ad oggi ignari di tutto. In assenza di conferma da parte dell’azienda, che nulla ha comunicato ai lavoratori e al resto dei sindacati, si spera vivamente che le dichiarazioni del rappresentante della CISL siano frutto di avventata propaganda sindacale e non corrispondano alla realtà dei fatti, al contrario si confermerebbe un insano connubio fra le controparti, sindacale (Cisl) e datoriale (ATM), a discapito dei lavoratori. In prevenzione di fraintendimenti tattici, sia chiaro che l’eventuale accordo firmato da una sola sigla sindacale che si è manifestata minoritaria proprio in occasione degli scioperi massicciamente partecipati nello scorso dicembre, non vincolerebbe in alcun modo i lavoratori né potrebbe autorizzare la trattenuta in busta paga. Secondo i principi di democrazia partecipata su cui si fonda l’azione sindacale, decidono i lavoratori no il segretario di un singolo e isolato sindacato. In coerenza con tali principi l’assemblea dei lavoratori ha deciso all’unanimità che la prima tutela per sgravare gli Operatori di Esercizio dagli onerosi risarcimenti pretesi dall’azienda è l’applicazione dell’art. 34 del CCNL che ATM S.p.A. aggira in modo illegittimo con il silenzio assenso di un solo sindacato, impegnato a pubblicizzare l’agenzia assicurativa (di parte) prima di pretendere le tutele contrattuali. Solo dopo l’applicazione di tutte le tutele previste nel Contratto Nazionale si potrebbe discutere di polizza Kasko che, in ogni caso, dovrebbe essere approvata dal referendum dei lavoratori interessati. Infine, rimandiamo al mittente l’invito demagogico del segretario della Fit Cisl “a seguire la strada della responsabilità”, il sindacato realmente responsabile non firma accordi senza consultare i lavoratori, il sindacato responsabile pretende l’applicazione delle tutele contrattuali e avversa il dispotismo datoriale anche attraverso gli scioperi. Il sindacato responsabile rivendica i diritti di TUTTI i lavoratori, non affianca tatticamente l’azienda per favorire i percorsi privilegiati di pochi eletti secondo il colore della maglia… Se con simili, finte, soluzioni Fit CISL e ATM S.p.A. pensano di risolvere l’elenco di gravi problematiche che i lavoratori, spremuti come limoni, denunciano da anni, la risposta inevitabile sarà il terzo sciopero che queste sigle dichiareranno su esplicito mandato della maggioranza dei lavoratori che, numeri alla mano, rappresentano in azienda.
Segreterie Territoriali Filt CGIL, UIL Trasporti, Faisa Cisal, UGL, ORSA
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