“E’ imbarazzante per queste sigle sindacali trasmettere giornalmente comunicati che segnalano disservizi in ATM ma è nostro dovere civico, nei confronti della città e dei lavoratori, raccontare lo stato reale dei fatti che corrisponde all’esatto contrario della narrazione del presidente Campagna “.
Lo scrivono in una nota stampa le sigle sindacali Orsa, CGIL, UIL, Ugl e Cisal.
“E’ nostro preciso dovere da messinesi, prima che da sindacalisti, evitare che la città si trovi all’improvviso a pagare per gli errori di un management che passa il tempo davanti alle telecamere invece di risolvere i disservizi puntualmente denunciati dai conducenti e spiegare alla città come sono stati spesi i soldi pubblici, non pochi spiccioli, ben 6 milioni di euro affidati al gruppo napoletano De Luca per ristrutturare le vetture del Tram che giornalmente si bloccano e lasciano a piedi i messinesi. Non è interesse di queste OO.SS. innescare la guerra personale con Campagna e non abbiamo alcuna nostalgia del passato, come il presidente vuol far credere. Del passato vogliamo evitare gli errori, la storia di ATM è piena di propaganda mendace e sfilate di Bus da rottamare riverniciati a nuovo ma marci dentro. Forti delle esperienze del passato insistiamo nella doverosa denuncia per evitare ulteriori debiti ai messinesi e nuovi sacrifici ai lavoratori.Dopo la vicenda del blocco della vettura 04T nel giorno di Natale, risolta dai Conducenti in totale assenza di assistenza da parte dell’officina e del servizio rimessa, ieri il Tram ha lasciato di nuovo i messinesi a piedi.Questa volta non regge la scusa della vettura in attesa di essere ristrutturata – affermano Filt CGIL, UIL Trasporti, FAISA Cisal, UGL e ORSA – a creare il primo disservizio della giornata è stata una vettura recentemente revampizzata, la 12T. Uscita dell’officina di via La Farina, alle ore 14.40 dopo una sola corsa si è dovuta fermare per guasti tecnici al capolinea Zir dove è stato richiesto l’intervento del carro attrezzi. Poco dopo la stessa sorte è toccata alla vettura 10T, anch’essa ferma per guasto in zona Zir senza riuscire a ripartire. Inevitabile il blocco del Capolinea intorno alle ore 16. Ripresa parzialmente la fruibilità dopo il traino della 12T, il capolinea si è reso nuovamente inutilizzabile dalle ore 18 fino alle ore 20:20 circa per il guasto alla vettura 10T. A pagarne le conseguenze gli utenti che hanno subito i ritardi, sono stati dirottati al Capolinea di Villa Dante e hanno sfogato la comprensibile “rabbia” contro la prima interfaccia dell’azienda: i Conducenti. I fatti smentiscono giornalmente la propaganda dell’azienda che per mesi ha provato a riversare ogni responsabilità sui Conducenti, sanzionandoli per “imperizia” quando nel libro di bordo segnalavano le costanti anomalie. Ora che l’evidenza racconta di soldi pubblici spesi male, investiti in un revamping che evidentemente si limita alla riverniciatura delle vetture, Campagna faccia un decoroso passo indietro, chieda scusa ai lavoratori, annulli le sanzioni disciplinari e le messe in mora dei Conducenti per migliaia di euro e dia conto di quali interventi ha espletato realmente la ditta De Luca di Napoli che incassa milioni di soldi pubblici e restituisce a Messina vetture del Tram con un ottimo lifting di facciata ma con evidenti anomalie tecniche simili a quelle del passato che creano disservizio ed espongono a rischio la sicurezza dell’utenza e dei lavoratori. Mezzi recentemente ristrutturati dichiarano Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa – e mentre il presidente Campagna si affanna a sminuire le continue e dettagliate denunce dei Lavoratori e dei Sindacati in merito a alla sicurezza e all’efficienza anche delle vetture appena revampizzate, queste si fermano manifestando i problemi tecnici di sempre. Il Presidente invece di prendere consapevolezza di tutto ciò che accade ai rotabili ritornati da Napoli, sembra più interessato a smentire le evidenti anomalie a mezzo stampa – concludono i sindacati – Campagna abbandoni i video nelle TV che gli rubano tempo prezioso, si riappropri del ruolo aziendale, se ne è capace, e faccia chiarezza sulle attività di manutenzione realmente previste nel recente bando di revamping del tram . Il presidente spieghi al Sindaco, al Consiglio Comunale e all’intera città quali interventi sono stati commissionati e concretamente effettuati con i soldi pubblici perché, 6 milioni di euro per una spruzzata di vernice rossa i messinesi non se li potrebbero davvero permettere”.
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