
L’autentico ‘sacro’ fuoco dell’Arte’, non ha colpito solo gli artisti, ma tutti i presenti, tanto che molti di loro hanno partecipato con entusiasmo all’happening organizzato a Villa Melania, dipingendo insieme a noti pittori, cantando e danzando insieme ai bravi musicisti e danzatori presenti. Sono stati proprio gli artisti presenti a voler coinvolgere il pubblico, come già ha fatto in passato dalla Scuola Coloristica Siciliana, ideata dal Maestro Dimitri Salonia, in una una creazione realizzata con la tecnica dell’Arte a più mani. Si è trattato dunque di una vera e propria opera collettiva che insieme anche alla musica, la danza, il segno empatico, la forma, la luce, l’ombra, la recitazione ed il fuoco, hanno creato un’alchimia finale i cui tutti sono diventati protagonisti di un racconto universale.




Era d’altronde questo l’intento dell’happening pittorico elettrizzante messo in scena da artisti, attori e musicisti nella sede della Fondazione Salonia a Villa Melania lo scorso 26 Dicembre. I pittori messinesi molto noti Dimitri Salonia, Francesco Bavastrelli, Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Cettina Di Seri, Pino Coletta, Angela Salonia e Felice Ruggeri e Antonella Gargano insieme a molti bambini e persone del pubblico hanno dipinto, tra musica e versi, una grande tela, con la tecnica dell’arte a più mani. Il presentatore della serata, il regista e attore Eros Salonia, ha recitato dei versi sull’Arte e le forme di vanità fatue del mondo, invitando a riflettere sulla caducità dei valori contemporanei.
Emozioni e suggestioni sono state assicurate anche grazie allo scandire del tempo dal battito dei tamburi sciamani da parte dei musicisti, alla splendida voce accompagnata dalla chitarra di Carmelo Calacagno e dalle splendide coreografie di danza di Federica Marzucco, accompagnata in alcuni balli da Antonella Gargano.




Finita l’opera, è giunto infine, il misterioso ‘guardiano’ del fuoco interpretato da Giuseppe Prestimonaco con un cocchiere d’eccezione Francesco Molonia a bordo di una delle sue carrozze storiche (per le quali la Fondazione Salonia vuole chiedere l’inserimento nelle opere protette dal patrimonio Unesco) e ha acceso i bracieri che sono serviti a bruciare la grande tela realizzata dagli artisti nel fuoco.
E mentre la tela veniva distrutta Eros Salonia ha letto dei brani che hanno ricordato l’importanza che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Panta rei, tutto scorre. Questo concetto Eracliteo racchiude la forza di questo happening, in cui il sacrificio del rogo della tela sarà un augurio e una volontà di rinnovamento, come un’Araba Fenice, che rinasce solo quando penetra nel fuoco. Una rappresentazione vera che vuole evidenziare e criticare le finte riproduzioni attuali nella nostra società, che creano e distruggono la percezione comune della realtà secondo la volontà di chi sta al vertice.
L’idea di bruciare la tela è di Manuela Caruso in arte Maka del collettivo ‘Festa Nera’ mentre Claudia Marini si è occupata di ideare questo splendido ’happening’. L’obiettivo era anche quello di stimolare riflessioni sulle nuove rappresentazioni finte e guidate della contemporaneità, dalla realtà virtuale al Metaverso, che creano mondi immaginari e li distruggono a piacimento, spesso secondo le volontà degli establishment economici. La manifestazione di grande pregio culturale ed artistico, ha voluto denunciare queste false visioni della realtà, ed è stata organizzata dalla Fondazione Salonia in collaborazione con gustalarte.it e Salotto Fellini, che ha offerto zibibbo e piparelli alla fine della rappresentazione.







