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Spadafora (Me) – Quel “pasticcio brutto” della Democrazia Partecipata. Alcuni cittadini insorgono contro il Sindaco “Il Comune non è un giocattolo. Revochi la delibera dei fondi al progetto delle luminarie”

- 04/12/2022

I social sono uno strumento di democrazia partecipata. Lo hanno dimostrato alcuni cittadini di Spadafora che alla luce della vicenda dell’esito del contest comunale della Democrazia Partecipata, hanno richiamato all’ordine il Sindaco di Spadafora Tania Venuto, chiedendo a gran voce il ritiro in autotutela di una delibera in particolare.

Si tratta della delibera di Giunta n. 235 dello scorso 1 dicembre con la quale il Sindaco Tania Venuto aveva stabilito di assegnare parte delle somme del totale da destinare al progetto vincitore della Democrazia Partecipata al progetto classificatosi secondo, quello delle luminarie (179 voti contro i 399 del primo progetto). Ma i cittadini, oltre all’opposizione, non ci stanno, non hanno gradito anche la velocità con la quale la prima cittadina ha pubblicato la delibera in questione e sui social hanno, dunque, invitato il Sindaco a non violare quanto disposto proprio dal regolamento comunale che prevede che i fondi debbano essere destinati al progetto più votato: quello che prevede la realizzazione del sistema di videosorveglianza nell’area cimiteriale di Spadafora.

Se questo prevede il regolamento non è che lei (il Sindaco Venuto, ndr.) può fare come vuole. Il Comune non è un giocattolo” scrive uno dei cittadini indignati.

Che farà il Sindaco Venuto? Seguirà quanto la popolazione Spadaforese ha deciso e quindi scelto e adesso la invita a rispettare? Non è anche e soprattutto questa democrazia?