Il nubifragio che si è abbattuto anche su Mazzarrà Sant’Andrea ha provocato ingenti danni sul territorio. Allagamenti, crolli, cedimento di strade, voragini aperte sull’asfalto. Ma, soprattutto, danni ingentissimi alle attività del settore vivaistico. Danni che avrebbero potuto essere anche peggiori se, nei mesi scorsi, l’Amministrazione Comunale non si fosse mossa per tempo con la pulizia dei tombini e delle saie e con la sostituzione delle griglie vetuste.
Oggi la conta dei danni, alla quale purtroppo siamo ormai avvezzi. Ma stavolta non basta. Non basta contare i danni e magari sperare nella dichiarazione dello stato di calamità da parte della Regione. Occorre una seria politica di manutenzione dei torrenti. Non ci si può ritrovare in queste condizioni ad ogni pioggia più intensa delle altre, sebbene ci sia la consapevolezza che l’evento di ieri non sia stato di portata “normale”.
“I nostri vivaisti sono stanchi di piangere per i danni e di doversi ritrovare a sperare ogni volta che non siano troppo numerosi, la cittadinanza è stanca di dover sperare ogni volta che non ci scappi la vittima – afferma il sindaco Carmelo Pietrafitta – chiediamo che gli enti preposti facciano quanto di loro competenza o autorizzino i Comuni. E’ necessario che la politica si attivi e che gli enti facciano ciascuno la sua parte. Stasera ho partecipato a un incontro presso la sala consiliare di Barcellona Pozzo di Gotto con il Capo della Protezione Civile, Salvo Cocina; di sua Eccellenza il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani e di rappresentanti della deputazione regionale e nazionale e del Senato. Spero che alle parole e agli scambi di vedute adesso seguano i fatti. Sono quelli l’unica cosa che ci serve per tutelare i nostri territori e la nostra gente”.
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