“La grande mobilitazione a difesa e per il rilancio dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona e l’imponente manifestazione di domani rappresentano uno spartiacque rispetto alle future prospettive inerenti la sopravvivenza del nosocomio. Lo abbiamo detto e ripetuto senza sosta: il Cutroni Zodda deve svolgere il ruolo e la funzione che gli sono stati riconosciuti dalla rete ospedaliera regionale, vale a dire quello di ospedale di base”. Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Livio Andronico, segretario generale della Uil Fpl, e Corrado Lamanna, Resp. Area Medica Uil Fpl
“E’ opportuno, infatti, rammentare che il decreto dell’Assessorato regionale alla Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 6 del’8 febbraio 2019, assegnava all’ospedale di Barcellona n. 110 posti letto, suddivisi tra i reparti di medicina interna, ortopedia e traumatologia, chirurgia generale, astanteria, urologia oncologia, neurologia, geriatria, lungodegenza, malattie infettive, riabilitazione funzionale. Pertanto, l’odierno confronto con il governo regionale non può prescindere da questi assunti: tutto il resto sono soltanto inutili chiacchiere o, peggio, puerili scorciatoie finalizzate, sic et simpliciter, alla chiusura dell’ospedale di Barcellona e ad un ulteriore smantellamento della sanità pubblica siciliana con le nefaste conseguenze sociali per tutto il vasto territorio del distretto sanitario. Ecco perché noi non ci arrenderemo e saremo in prima linea per proseguire in una forte mobilitazione accanto al Comitato pro-Ospedale, alle associazioni e a tutti i cittadini per difendere e salvare il Cutroni Zoddi” hanno così concluso Tripodi, Andronico e Lamanna.