Negli ultimi anni il fenomeno del caporalato, forma illegale di intermediazione per il reclutamento e lo sfruttamento dei lavoratori irregolari, prevalentemente nel settore agricolo, ha richiamato l’attenzione delle Istituzioni preposte per la sua diffusione capillare nell’intero territorio nazionale.
Anche in quest’area metropolitana, la debolezza del tessuto economico favorisce il proliferare di fenomeni criminosi che, nel comparto agricolo, raggiungono livelli tali da necessitare ulteriore attenzione sia in relazione al lavoro fittizio sia al lavoro nero.
Pertanto, d’intesa con questa Prefettura, la Direzione provinciale dell’INPS ha, recentemente, istituito la sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità (“RELAQ”), rimettendo ad un apposito evento, convocato in data odierna presso il Palazzo di Governo, la prima adesione dei soggetti chiamati a comporre la Cabina di regia, in una fattiva prospettiva di valorizzazione delle dinamiche di partnership pubblico-privata, con la previsione che la detta Cabina di regia possa avviare incontri decentrati con l’ausilio di volta in volta di rappresentanti dei diversi attori ed enti coinvolti, per implementare la formazione e la sensibilizzazione alle varie problematiche attinenti tale tematica.
Alla Rete sono affidati i compiti di promozione a livello territoriale delle iniziative in materia di politiche attive del lavoro, contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, organizzazione e gestione dei flussi di manodopera stagionale, assistenza dei lavoratori stranieri immigrati, nonché di impulso nelle attività di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo, con il precipuo obiettivo di favorire il raccordo tra legalità ed il sostegno ad una sana imprenditoria.
All’incontro, tenutosi stamattina alla presenza del Prefetto, Cosima Di Stani, e del Direttore dell’Inps, Marcello Mastroeni, hanno partecipato, oltre ai vertici della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, l’Università degli Studi di Messina, l’Ispettorato territoriale del lavoro, la Direzione provinciale INAIL, l’Azienda Sanitaria Provinciale, il Centro per l’impiego, le sigle sindacali FLAI CGIL, FAI CISL, UILA UIL ed alcune associazioni di categoria.
Nel sottolineare l’importanza di tale momento di confronto tra gli intervenuti, che hanno condiviso un percorso comune di lotta all’illegalità, il Prefetto ha espresso l’auspicio che altre associazioni di categoria del settore possano, prossimamente, aderire alla rete, apportando così il proprio contributo esperienziale.