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Caso Castellino – ANPI al deputato Gallo, “rilegga la Costituzione. Basta logica della ‘cortesia’ “

- 17/11/2022
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Giuliano Castellino è fuori dalla conferenza stampa alla Camera dei Deputati. La reazione immediata dell’Anpi, della Cgil e di altre forze democratiche ha evitato un ulteriore scempio della dignità delle istituzioni, bene irrinunciabile e inattaccabile.Nella vicenda che ha visto protagonista il sorvegliato speciale Castellino, protagonista dell’assalto alla sede nazionale della Cgil, c’è un risvolto messinese. La sala alla Camera, in cui l’imputato di devastazione aggravata, resistenza e istigazione a delinquere avrebbe voluto tenere la conferenza stampa di lancio del suo movimento di estrema destra, l’aveva prenotata Francesco Gallo, deputato di Sud Chiama Nord. “Non so di Castellino – avrebbe poi detto il neo-onorevole messinese – Io ho fatto una cortesia all’avvocato Taormina, che mi aveva chiesto di prenotare la sala”. E poi cosa mai avrebbe fatto il Castellino, se non “una stupidaggine”? e poi, se ti chiedono una “cortesia”, che fai? Soprattutto se a chiedertela è Carlo Taormina, avvocato difensore di Cateno De Luca, che ha fatto eleggere Gallo.La mentalità della “cortesia” è tipicamente democristiana. Non andava bene nel secolo scorso, a maggior ragione non va bene in questo, in cui si è tornati agli assalti alle sedi sindacali, esattamente come facevano cent’anni prima i predecessori fascisti. A furia di “carinerie” e di sottovalutazioni, ci fu poi la marcia su Roma, preludio alla dittatura.Cent’anni son passati e adesso la situazione è pure più grave. Bene fa la Cgil a invitare energicamente l’on. Gallo a rispettare i suoi doveri di rappresentanza della comunità messinese. Invece di prenotare sale per ex esponenti di Forza Nuova, forse sarebbe più opportuno portare in Parlamento le aspirazioni alla pace e alla fine della guerra russo-ucraina, le tematiche del lavoro, le proposte di alleviamento delle sofferenze di una società che geme, come quella messinese. L’Anpi consiglia al neo-onorevole una sana rilettura della Costituzione