Sono ben 150 i medici con elevata professionalità a cui il Policlinico Universitario di Messina sta annullando le delibere di conferimento della qualifica di responsabile di Unità operative complesse e vitali per la funzionalità del sistema assistenziale ma anche emergenziale della struttura sanitaria, che ricordiamo anche essere HUB ovvero di riferimento di altri ospedali della provincia e non solo. In un momento in cui la voce diffusa a livello nazionale ma anche a livello regionale è quella dell’imperativo di trovare medici qualificati perché sono troppo pochi, com’è possibile che il Policlinico di Messina si permetta il lusso di perdere professionalità con esperienza di oltre vent’anni con funzioni ormai acclarate di perizia nella direzione di quasi tutti i reparti della struttura ospedaliera universitaria, a causa di un problema di natura burocratica?
UNA STORIA CHE RISALE AL 2001, MA SCOPPIA SOLO OGGI
La storia risale al 2001 quando questi 150 medici, tra i quali ci sono nomi molto noti e apprezzati in città, furono assunti con un contratto derivante da necessità assistenziali dal Policlinico Universitario. Un contratto che fu regolarmente approvato e riconosciuto dallo Stato ma che oggi diventa improvvisamente un problema. Il punto dell’errore che nasce dalla qualifica prevista dal CCNL con il quale furono inquadrati questi medici è quello di averli inseriti con la qualifica, appunto, di funzionari e non di dirigenti medici. Attività invece di fatto svolta fino a oggi per ben 20 anni. Un errore che avvenne all’epoca anche in altri Policlinici universitari, come Catania e Palermo, ma che questi risolvettero poco tempo dopo o variandone la posizione ed equiparandoli a dirigenti medici. Una semplice, insomma, dicitura che viene inserita a modifica del rapporto e che regolarizza la realtà del lavoro svolto nella concretezza quotidiana.
Ma c’è di più: sembra che una posizione analoga di un professionista della Chirurgia Plastica dello stesso Policlinico di Messina sia stata poco tempo fa risolta con la stessa modalità operata dai policlinici di Palermo e Catania. Cosa osta allora di fare la stessa cosa con questi 150 medici, visto il precedente?
UN EPURAZIONE?
Si tratta di una “epurazione”? Di un colpo di spugna voluto da qualcuno in un momento di acceso giustizialismo burocratico? Tanto acceso da non tenere conto delle conseguenze operative che produrrebbe sui pazienti e sull’operatività di maggior parte dei reparti? A pensarla così sono in molti e qualcuno, durante l’incontro di oggi al padiglione NI del Policlinico si vociferava anche di una sigla sindacale che avrebbe la responsabilità di aver sollevato un problema che non era stato risolto per tempo dal Policlinico di Messina come invece hanno fatto Catania e Palermo. Ma la domanda è perché sollevare la questione adesso e perché con tanta determinazione? Voci parlano di elezioni interne all’Università imminenti… ma oltre non andiamo. Sono voci.
IL SILENZIO DEL COMMISSARIO DEL POLICLINICO, BONACCORSI
Quel che conta però è che la soluzione al problema al momento non sembra stagliarsi all’orizzonte se non quella del procedere all’annullamento delle posizioni dirigenziali. Il commissario del Policlinico Bonaccorsi da noi avvicinato non si esprime e rimanda il tutto a dopo l’incontro di contrattazione che dovrebbe tenersi domani con una rappresentanza dei medici in questione. Qualcuno dei medici è disponibile a spiegare, ma con la telecamera che non li inquadra. Insomma la vicenda sembra essere solo all’inizio e se andrà in fondo potrebbe avere conseguenze drammatiche: chi, infatti, prenderà il posto di medici ad alta esperienza e qualifica con 20 anni di attività? Chi e con quale concorso potrà mai sostituirli al Pronto Soccorso Generale e Pediatrico, nelle Terapie Intensive, Anestesia,Cardiologia, Stroke, ma anche nelle Medicine, in Neonatologia, Ginecologia ed Ostetricia, nelle Chirurgie Generali e specialistiche, ecc., e ancora nelle Direzioni di competenza sanitaria gestionale? Nell’interesse dei pazienti…. si valuti bene.
LA LETTERA DEI 150 MEDICI
I sottoscritti medici specialisti,che prestano la loro attività assistenziale come dirigenti medici presso l’AOU di Messina, increduli ,esprimono grande preoccupazione per la decisione presa unilateralmente dai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina in merito agli annullamenti delle delibere di conferimento di responsabili di UOS, UOSD e UOC e al cambiamento di qualifica di circa 150 professionisti da Dirigenti Medici a “funzionari medici”!
I sottoscritti,assunti a tempo indeterminato dal 2001 per le necessità assistenziali dell’allora Policlinico Universitario nelle funzioni e con retribuzioni di Dirigenti Medici Ospedalieri, occupano posizioni assistenziali di grande importanza strategica per l’AOU ma soprattutto garantiscono prestazioni mediche assistenziali di alto profilo professionale e quando non responsabili di UUOO, sono destinatari di contratti di alta professionalità che ne connotano l’attività professionale secondo quanto previsto dal CCNL della Dirigenza Medica attualmente vigente. Appare evidente che, al di la di risvolti legali, che saranno evidentemente valutati nelle sedi opportune, è grande la preoccupazione per la cittadinanza tutta che, da anni viene assistita da questi professionisti e che rischia di restare senza qualificata assistenza qualora l’Amministrazione dell’AOU dovesse procedere nella sua avventata iniziativa di “epurazione” da funzioni apicali e professionalmente strategiche dei medici in questione.
I sottoscritti in tutti questi anni hanno rappresentato gran parte della forza lavoro medico/chirurgica, quasi la meta’ della Dirigenza dell’AOU è e sta continuando ad essere in prima linea soprattutto nei reparti di Emergenza/Urgenza (Pronto Soccorso Generale e Pediatrico, Terapie Intensive, Anestesia,Cardiologia, Stroke), ma anche Medicine, Neonatologia, Ginecologia ed Ostetricia, Chirurgie Generali e specialistiche, ecc., e ancora nelle Direzioni di competenza sanitaria gestionale .
Le loro attivita’ sono integrate nei percorsi e nelle Reti di Emergenza Regionali, attivita’ professionali che hanno contribuito ad identificare nella nostra AOU Centri Hub regionali.
Professionisti che nei loro campi , sono stati nominati nei tavoli tecnici sanitari , si sono spesi nel sociale e nelle societa’ scientifiche e talvolta hanno elevato l’intera comunita’ messinese a posizioni di rappresentanza e di vertice anche in ambito nazionale.
I sottoscritti medici professionisti specialisti ritengono e prendono coscienza che la situazione di grave, immotivata e incomprensibile delegittimazione di una intera classe di professionisti sia tale da esigere la necessità di tutelare in maniera decisa e collettiva lunghi anni di generosa attività professionale, svolta con serietà e passione anche e soprattutto nelle parti più gravose, difendendo in ogni sede la dignità di professionisti così palesemente umiliata. Tanto più emerge con forza questa necessità dal momento che azioni cosi’ lesive della dignità e della storia professionale di 25 anni di attività di 150 professionisti, vengono poste in essere dai vertici dell’AOU, (che ben conosce il contesto e la forza trainante nelle attività assistenziali dell’AOU dei medici EP), dai quali ragionevolmente ci si aspetterebbe rispetto e tutela (ed eventualmente la tenace ricerca di soluzione a qualche aspetto solo oggi ritenuto poco convincente: non si ha notizia di altre Aziende Ospedaliere Universitarie italiane che hanno in attività medici EP, anche in posizioni apicali, che hanno posto simili problemi). In tale direzione si sta focalizzando il dibattito e si stanno discutendo le indispensabili iniziative da intraprendere per tutelare in primis la continuita’ assistenziale che per 25 anni hanno garantito ai loro pazienti. Parimenti, atteso l’interesse collettivo che la vicenda potrebbe assumere, si vuole informare la cittadinanza, le associazioni di settore, gli organi di stampa, le autorità locali, la politica locale, regionale e nazionale, le parti sociali ecc. al fine di non relegare una vicenda così inspiegabile e surreale nei confronti di 150 medici che mette in discussione il ruolo ricoperto da circa 25 anni di attività, dentro le mura del maggiore presidio ospedaliero della città di Messina e dell’intera provincia, Ospedale che garantisce, tra l’altro, assistenza qualificata anche alla vicina Calabria.
Il medico ospedaliero nella sua autonomia e nella sua essenza, nell’ordinamento italiano e’ dirigente medico non “funzionario”!
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