Il Senato accademico nella seduta dell’8 novembre 2022, ha approvato a maggioranza e con quattro voti contrari, una delibera in cui si prendeva atto dell’operato del Rettore e del Direttore Generale, i quali hanno affidato 19 incarichi al personale tecnico amministrativo per un valore di 75.000 euro in un triennio per ciascun dipendente pari a 25.000 euro annui. La selezione è stata condotta per affido diretto da parte del Direttore Generale e dal Rettore, senza ricorrere ad alcun interpello, come previsto da Regolamento di Ateneo; il personale lavorerà fuori dal normale orario di lavoro a supporto del progetto SAMOTRHACE. Sono stati affidati quindi incarichi per assegnazione diretta per un valore complessivo di 1.450.000,00 euro, raddoppiando di fatto lo stipendio netto dei 19 impiegati e corrispondendo loro una retribuzione netta perfino superiore a quella dei dirigenti amministrativi di questa università.
Oltre ad essere tutto ciò inopportuno dal punto di vista politico viste le imminenti elezioni del personale tecnico ammnistrativo nel Senato accademico, esprimiamo dubbi e perplessità sulle scelte degli organi di governo di seguire le procedure adottate -chiamata diretta- per la costituzione del gruppo di lavoro in considerazione dell’importo attribuito ad ogni incarico e soprattutto all’ammontare complessivo della spesa. Tali procedure, a nostro avviso, violano i principi di buona amministrazione, trasparenza e imparzialità che devono caratterizzare l’azione della pubblica amministrazione e hanno impedito di fatto al personale tecnico amministrativo, in possesso dei requisiti richiesti, di poter partecipare liberamente e con pari opportunità alle selezioni del gruppo di lavoro.
Con grande sorpresa, inoltre, abbiamo rilevato che i rappresentanti del personale tecnico amministrativo in Senato non si sono opposti alla delibera in questione avallando un comportamento inopportuno ed in palese violazione dei diritti dei lavoratori. Evidentemente non rappresentano più gli interessi e i diritti di tutto il personale tecnico amministrativo.
Per queste ragioni invitiamo gli organi di governo a revocare in autotutela gli affidamenti e procedere allo svolgimento dell’interpello; procedura che consentirebbe a tutti i dipendenti in possesso dei requisiti richiesti di partecipare alla costituzione del gruppo di lavoro.
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