Con protocollo 17390, registrata in ingresso in data odierna, 2 novembre, è giunta al Comune di Spadafora la richiesta di chiarimenti da parte dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica circa quanto segnalato dai Consiglieri comunali di opposizione sulla mancanza di provvedimenti da parte dell’Amministrazione Comunale di Spadafora in ordine alla Delibera di Consiglio Comunale approvata all’unanimità in data 26 luglio dell’anno in corso e che ha per oggetto la variante urbanistica per l’ampliamento del cimitero cittadino.
LA RICHIESTA DI CHIARIMENTI DELL’ASSESSORATO
L’Assessorato Regionale dà quindi seguito concreto a quanto segnalato dai Consiglieri di opposizione, del gruppo consiliare “Rinasce Spadafora”, con l’esposto presentato all’assessorato competente che segnalava, in data 6 ottobre scorso, la mancanza di seguito amministrativo a quanto approvato in Consiglio Comunale.
E’ un duro colpo per l’Amministrazione del Sindaco Tania Venuto che dovrà adesso, entro 30 giorni, “fornire un circostanziato rapporto”, come richiesto per iscritto dall’Assessorato Regionale, sui fatti riportati dai consiglieri di opposizione capitanati da Lillo Pistone.
LA VICENDA
In particolare ricordiamo che con la delibera di Consiglio Comunale del 26 luglio scorso n.10, l’Amministrazione Comunale di Tania Venuto si era formalmente impegnata, a seguito dell’atto di indirizzo approvato in Consiglio Comunale all’unanimità, a sbloccare la variante urbanistica per l’ampliamento del cimitero al fine di realizzare un numero cospicuo di loculi e risolvere così l’ormai endemica carenza di posti per nuovi defunti che spinge gli Spadaforesi anche a chiederli in prestito a chi li ha ancora liberi.
Una situazione paradossale che l’Amministrazione Comunale, fino ad oggi, ha solo tamponato con l’acquisto di loculi provvisori in vetroresina che non rappresentano certo una soluzione definitiva e ottimale.
LA VARIANTE INSPIEGABILMENTE FERMA
Il nodo che ha bloccato il procedere della variante urbanistica divenuta oggetto dell’esposto dell’opposizione risiede nel fatto che nonostante la variante d’area cimiteriale fosse stata approvata nel mese di ottobre 2019 era stata trasmessa incredibilmente ben due anni dopo all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. Una variante che ancora è ferma in quanto il Comune di Spadafora non ha risposto alla richiesta di specifica documentazione che l’Assessorato Regionale ha chiesto a dicembre dello scorso anno.
“Un mancato adempimento da parte del Comune che ne blocca l’approvazione definitiva e che non consente di risolvere una volta per tutte i disagi di tutti gli Spadaforesi!” sottolineò a più riprese il consigliere comunale Lillo Pistone di Rinasce Spadafora. “Abbiamo chiesto l’intervento degli ispettori ” annunciò il 18 ottobre scorso Pistone.
All’epoca il Sindaco di Spadafora Tania Venuto cercò di giustificarsi con una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta del Sud, parlando di “carenza di personale” e di “ente in riequilibrio finanziario”.
Ma ecco che proprio oggi l’Assessorato Regionale risponde con la richiesta di “circostanziato rapporto” che, se non dovesse essere esaustivo, condurrà al necessario invio di ispettori regionali.