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Governo Sicilia – L’incognita Micciché, Cateno De Luca ed il rischio di rimanere con il cerino in mano

- 23/10/2022

Gianfranco Micciché spinge, ormai da mesi, al limite massimo una corda che diventa sempre meno elastica. E’ quella della stabilità stessa del Governo Schifani che ancora non si è formato. Dalla fronda anti Fratelli d’Italia, all’affondamento della ricandidatura di Nello Musumeci, presidente della Regione uscente, fino agli assessorati e, adesso, alla presidenza delAssemblea Regionale. Spinge Micciché e punta i piedi, tanto da rinunciare alla sua elezione al Senato a Roma e rimanere in Sicilia per continuare ad impersonale quell’ago della bilancia che continua sempre più a pungere nel fianco del neo presidente della Regione.

Miccichè così rimane in Sicilia e punta all’assessorato alla Sanità, ma anche, in alternativa alla sua rielezione a Presidente dell’ARS, a maggior ragione che il suo “nemico” politico tanto avversato adesso è Ministro per il Sud.

Non mancherebbe al presidente dell’ARS uscente anche un appoggio esterno alla sua ricandidatura da parte di chi sa che nel caso si verificasse un golpe in aula contro Schifani al momento della fiducia, quest’ultimo si potrebbe dimettere, bruciando Miccichè e riaprendo la corsa alla presidenza della Regione Siciliana. Proprio ciò che Cateno De Luca vorrebbe.