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La Sicilia va al centrodestra: Schifani al 42% lascia De Luca al 25%. Il neo presidente, “Pnrr sotto sorveglianza”

- 27/09/2022
doppio

AGI – La Sicilia resta saldamente nelle mani del centrodestra, che vede Renato Schifani conquistare con facilità la presidenza della Regione, mentre si apre una fase da un lato ‘scoppiettante’ con il ritorno all’Ars di Cateno De Luca e dall’altra di ‘ricucitura’ tra Cinque Stelle e Pd, chiamati a riprendere a Palermo il filo che si era perso dopo la rottura a Roma tra Enrico Letta e Giuseppe Conte. Il centrodestra, al contrario, sembra ritrovare la propria compattezza, avendo raggiunto una “maggioranza qualificata” per governare.

Renato Schifani si lascia dietro Cateno De Luca (nelle proiezioni al 22,6%, nei dati delle sezioni al 28%) che conquista qualche “posizione” a Roma ma perde la battaglia più importante a Palermo, ed è il primo a ammetterlo: “Ho perso, ma i siciliani non hanno vinto”, urla dal palco della sua Fiumedinisi, nel Messinese, dove ha il quartier generale

“Non ci sarà una maggioranza leggera, come qualcuno adombrava”, ha detto, precisando di voler lavorare con un “metodo diverso” da quello del suo predecessore. “Ci vorrà qualche settimana per rodare il governo. Mi confronterò con tutti ma non accetterò mai mediazioni al ribasso”, ha aggiunto, in attesa di “una rosa di nomi” dai partiti per una “giunta delle competenze” che lavori sui dossier più stringenti: “La realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera che vogliono sia il centrodestra regionale sia quello nazionale” e il Pnrr, per il quale il neopresidente della Regione Siciliana vuole insediare “un comitato ristrettissimo di ex magistrati ed ex componenti di forze dell’ordine che ne monitori l’attuazione”.

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