«Leggere le dichiarazioni di oggi del Sindaco di Furci Matteo Francilia, dopo il grave episodio di cui lui stesso si è reso responsabile ieri sera, conferma che sapere amministrare è cosa diversa dall’essere un burocrate. Chiariamo subito che la comunicazione per lo svolgimento del comizio di ieri è stata regolarmente trasmessa con PEC al Comune di Furci. Si tratta, a ben vedere, di una mera comunicazione poiché nel periodo elettorale (che inizia nei 30 giorni antecedenti la data dello svolgimento delle elezioni) non occorre attendere l’autorizzazione del Comune dove si intende svolgere il comizio, con la sola eccezione nel caso in cui pervengano più comunicazioni per la medesima data e orario ed in tal caso il Sindaco dovrà regolare l’orario per consentire a tutti di potere svolgere la manifestazione. In questo caso però evidentemente non era stato organizzato alcun altro comizio per cui, in assenza di comunicazione di segno contrario, abbiamo iniziato il comizio come previsto”.
Così l presidente del Movimento Sicilia Vera Giuseppe Lombardo replicando alle dichiarazioni del sindaco di Furci Matteo Francilia. Ma non è dello stesso avviso il Sindaco di Furci, Matteo Francilia, che in un video legge il regolamento prefettizio che impone chiaramente ila necessità di “autorizzazione” e di conferma da parte dell’amministrazione comunale. Inoltre sempre Francilia mostra la Pec e dimostra che si tratta di una RICHIESTA e non di una comunicazione. E poi c’è la questione degli orari consentiti: non oltre le 23 dice il regolamento. Secondo gli orari riportati e secondo il sindaco di Furci il comizio di De Luca sarebbe iniziato dopo le 23, quindi in orari non consentiti dal regolamento.
“Spiace, continua Lombardo di Sicilia Vera, che il sindaco di Furci, invece di svolgere le sue attività, abbia invece interrotto il comizio di Cateno De Luca, commettendo un reato specifico. E spiace ancora di più che stamattina, invece di chiedere scusa per una condotta probabilmente imputabile ad uno stato di tensione per l’imminente scadenza elettorale, Francilia continui a affermare che il comizio non era autorizzato e che si sarebbe svolto in violazione di legge, senza riconoscere che del rispetto della legge risponde in prima persona lo stesso Sindaco per cui, caro Matteo, se davvero il Comizio non era autorizzato, avresti avuto il dovere di non farlo svolgere e non di irrompere sul palco con il solo scopo di non consentire a Cateno De Luca di potere completare il suo intervento”»”.