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REGIONALI – Chinnici a Messina. La candidata presidente del centro sinistra illustra il suo programma partendo da rifiuti, caro bollette e crisi energetica. “Messina non sarà e non è mai stata Cenerentola”

- 10/09/2022


Caterina Chinnici, candidata a presidente della Regione Sicilia per il centro sinistra, a Messina per presentare la squadra dei candidati del Partito Democratico. La conferenza stampa si è tenuta presso la sala delle Bandiere di Palazzo Zanca alla presenza dei giornalisti.

Messina non è, non sarà e non deve sentirsi città ‘Cenerentola’, anzi nessuna città, nessun piccolo paese siciliano deve sentirsi tale. Per tutti i centri siciliani ci saranno opportunità di sviluppo secondo il nostro programma di governo” ha esordito Chinnici durante l’intervista rilasciata alla stampa.

Riguardo i sondaggi e la loro affidabilità la candidata presidente del centro sinistra è netta, “Io ho rispetto per chi fa i sondaggi ma i sondaggi stessi sono suscettibili di variabili. Una di queste variabili è quella dell’astensionismo, così come il numero degli indecisi. Con quasi 14 giorni di campagna elettorale sono certa che potremo incidere su questa fetta di elettori. Incontrare le persone e discutendo insieme del programma, questo il primo punto della nostra campagna elettorale. Mi piace ascoltare le proposte dei partiti della coalizione in modo da arricchire il programma di governo che considero un work in progress“.

Riguardo l’uscita del Movimento 5 Stelle dalla coalizione di centro sinistra la Chinnici ha constatato, “è un dato di fatto che è stata una scelta che abbia danneggiato la coalizione, e quindi la mia candidatura“.


Caro bollette, crisi energetica e rifiuti al primo posto dell’attività di governo ipotizzabile per la candidata Chinnici: “C’è un’idea di provvedimento veramente concreto che consiste nella costituzione di un fondo regionale di solidarietà per le famiglie a basso reddito e per le imprese“.

Per quanto riguarda i rifiuti c’è un nuovo piano di trattamento che tiene conto delle indicazioni europee. Il post consumo, così come si chiamano oggi i rifiuti, devono essere trattati creando degli impianti di prossimità con un contemporaneo piano di dismissione e di bonifica delle discariche, prevedendo la creazione di impianti di nuova tecnologia e meno impattanti dei termovalorizzatori” ha concluso Chinni.