2 settembre – “Impegno Civico è l’unica forza politica che ha messo in campo proposte concrete per affrontare le conseguenze del ‘caro bollette’. Mentre lavoriamo per un nuovo decreto aiuti da emanare a breve e continuiamo a batterci per il tetto massimo al prezzo del gas, abbiamo messo a punto i dettagli di un decreto Taglia-Bollette da approvare appena parte la nuova legislatura. Lo Stato pagherà l’80% della bolletta delle imprese almeno fino alla fine di quest’anno. Si tratta di un intervento di natura emergenziale che costa 13,5 miliardi di euro ma che scongiura conseguenze per più costose ai danni di aziende, lavoratori e famiglie”. Lo affermano gli onorevoli, Francesco D’Uva, Roberta Alaimo e Andrea Giarrizzo candidati alla Camera dei Deputati per Impegno Civico con Luigi Di Maio nel collegio di Enna e Messina.
“La prima riunione del nuovo Consiglio dei Ministri dovrà avere questo punto all’ordine del giorno, per dare subito una risposta decisa al Paese. Per finanziare la misura si può attingere alle somme che entrano nelle casse dello Stato grazie alla crescita economica, al prelievo sugli extraprofitti e dalle risorse provenienti dall’aumento dell’inflazione. A trarne un grande beneficio sarà l’intero sistema produttivo: il decreto Taglia-Bollette ci aiuterà a scongiurare il rischio che chiudano i battenti 120mila imprese e che 375mila persone perdano il loro posto di lavoro. Dal canto loro, le famiglie pagheranno meno i beni e i servizi prodotti, perché grazie alla riduzione dell’80% le aziende non dovranno scaricare su di loro i costi energetici”, continuano i tre esponenti di Impegno Civico.
“Intanto continuiamo a chiedere con forza che tutte le forze politiche sostengano il presidente del consiglio Mario Draghi nella battaglia per fissare un tetto massimo europeo al prezzo del gas. Dopo l’apertura della Germania il traguardo è più vicino e questo rende ancora più incomprensibile l’ostracismo del trio sfascia conti Meloni-Salvini-Berlusconi, che evidentemente preferisce assecondare l’accoppiata Putin-Orban piuttosto che proteggere famiglie e imprese italiane. Noi continueremo a insistere e a batterci, perché è in gioco la tenuta sociale del Paese. Noi siamo dalla parte degli italiani. Noi difendiamo la libertà”, concludono i deputati D’Uva, Alaimo e Giarrizzo.
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