Giorgia Meloni arriva a Messina tra la ressa di cittadini e giornalisti. Si ferma al Mercato Vascone prima di recarsi a Catania per l’appuntamento fissato per le 18 come da agenda. E sulla concomitanza di giorno e orario di visita in città con quella di Matteo Salvini a chi parla di “derby a distanza”, la Meloni risponde così: Nessun derby a distanza solo che dobbiamo trovare il modo di far incrociare le agende con Salvini. Ce lo siamo detti, anche perché abbiamo solo 20 giorni e venti regioni da visitare. Prenderemo sicuramente un caffé per fare il punto”.
Sicilia, migranti e blocco navale: “Io penso che la cosa più seria da fare sia quella di fare una missione europea in collaborazione con le autorità libiche per bloccare le partenze. E’ una fake news quella che definisce un atto di guerra il blocco navale. L’Europa ha trattato con la Turchia, ad esempio, riguardo la rotta da est per fermarla. Non si capisce perché non si possa fare lo stesso per la rotta mediterranea. E’ in Africa che si deve stabilire chi ha diritto allo status di rifugiato. Non è certo accogliendo tutti i migranti irregolari per poi chiedere all’Europa di prenderseli. E’ una pretesa che non ha senso. Per cui la nostra mi sembra la proposta migliore di tutte”.
Riguardo il candidato presidente della Regione Sicilia per il centrodestra: “La coalizione di centrodestra si compatta su Renato Schifani grazie a Fratelli d’Italia” ha detto Giorgia Meloni, “che per Nello Musumeci ha fatto un passo indietro, pur rimanendo dell’idea che meritasse la ricandidatura”.
In riferimento al clima della campagna elettorale, Meloni ha dichiarato: “La cosa più avvilente di questa campagna elettorale è che noi parliamo di programmi e di ciò che vorremmo fare per l’Italia. Gli altri parlano tutti di me. Il problema che hanno e che visti disastri che hanno creato in Italia governandola, possono parlare solo di me e non di ciò che hanno fatto”.
All’incontro con la cittadinanza era presente anche Elvira Amata, deputata regionale uscente e presidente di Fratelli d’Italia all’ARS. Presente anche Nello Musumeci, presidente dimissionario della Regione Sicilia.
