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Autismo e bambini – Angelo Fabio Costantino, “Alleanza tra istituzioni e famiglie necessaria per il superiore interesse dei minori. Centro diurno si intitoli a Pino Currò”

- 01/08/2022
costantino voce di Sicilia

Negli ultimi giorni di campagna elettorale le associazioni sono state accusate di speculazione elettorale. Niente di più falso! Quelle associazioni sono fatte di genitori di bambini autistici molti di loro gravissimi.

di Angelo Fabio Costantino, già Garante per l’infanzia del Comune di Messina

Sull’apertura del Centro Diurno presso il Complesso Marino di Mortelle mi permetto di fare qualche riflessione.
Nel mese di febbraio di quest’anno le Associazioni dei familiari dei bambini affetti da Autismo chiesero l’interessamento del Ufficio del Garante dell’infanzia che allora avevo l’onore di ricoprire. Nell’istanza delle famiglie mi si chiedeva di farmi portavoce, con le Istituzioni, delle loro legittime richieste. In particolare lamentavano il lento avvio delle attività del Progetto “Interpares “ e la necessità di avviare un Centro diurno.

Dopo le formali audizioni interessai l’ex commissario Santoro, attraverso una ufficiale missiva, un paio di contatti telefonici, e la VII commissione presieduta dal Prof. Bramanti. Dopo 2 audizioni in commissione il Prof. Bramanti e l’ex Presidente del Consiglio Comunale Ing. Cardile si fecero portavoce, con il commissario Santoro, delle risultanze delle commissioni richiedendo un suo intervento.

Ad Aprile è stato convocato il primo tavolo tecnico dal Commissario Santoro a cui non partecipai perché avevo maturato la decisione di dimettermi dal ruolo di Garante. Sono rimasto in contatto con le Associazioni e per quanto possibile le ho supportate affinché si arrivasse ad una soluzione.

Gli incontri si sono susseguiti sino al 7 giugno giorno in cui è stato raggiunto l’accordo per la cessione di alcuni locali del Neurolesi all’Asp di Messina per l’apertura del Centro di diurno a Mortelle.

Negli ultimi giorni di campagna elettorale le associazioni sono state accusate di speculazione elettorale. Niente di più falso! Quelle associazioni sono fatte di genitori di bambini autistici molti di loro gravissimi.
Alcuni di quei bambini li conosco personalmente e posso testimoniare della loro sofferenza e di quella dei loro genitori.

L’autismo è una patologia del neurosviluppo gravissima di cui hanno competenza i neuropsichiatri infantili in primis e poi gli psicologi clinici, i tecnici della riabilitazione e le famiglie. Queste ultime conoscono sulla loro pelle cosa significa il “mondo degli autistici” perché ci vivono ogni giorno organizzando intorno a questo mondo la loro vita e quella dei loro figli.

Non entro in merito ai conflitti tra le Associazioni ed i rappresentanti istituzionali, di cui non mi occupo, ma una domanda mi viene spontanea.
Perché da giorno 7 giugno le famiglie non sono state più coinvolte? Di cosa devono essere punite? Forse per l’irriverenza, l’insistenza o solo perché dicono la verità?
Il progetto del Commissario Santoro era ed è una buona idea perché a volte le buone idee vengono anche ai “nemici”.
Riconoscerlo è un segno di forza non di debolezza. Nessuno accordo, nessun progetto sarà efficace e realmente a favore dei bambini se non ci sarà pacificazione tra le Istituzioni e le famiglie.

Faccio appello a tutte le parti ed in particolare alla sensibilità del Sindaco perché le famiglie non vengano escluse da un progetto che loro stesse hanno costruito e che vedrà i loro figli coinvolti come utenti.
L’alleanza tra le Istituzioni e le famiglie è necessaria per perseguire il “Superiore interesse del minore”, come recita la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, che viene prima dell’orgoglio e delle piccole e/o grandi vendette. I piccoli fragili hanno diritto ad avere quello che gli spetta.
Avere bambini “malati” non è una colpa e neanche un privilegio.

Mi auguro che questa vicenda possa chiudersi nel migliore dei modi al più presto.
Il Centro Diurno, infine, va intitolato a “Pino Curro’” padre di un ragazzo autistico e Presidente di una Associazione morto da poco meno di un mese senza poter vedere suo figlio ricoverato fuori Messina.