
In una odierna nota, che alleghiamo, inviata al Prefetto di Messina, all’assessorato regionale e alla Commissione di garanzia, i sindacati reputano necessario avviare le procedure di sciopero di tutto il personale Consorzio Autostrade Siciliane non rientrante nelle norme previste dalla Legge 146/90.
I sindacati vista la grave carenza di personale ai caselli richiede contestualmente alla Prefettura, vista l’urgenza e le criticità legate alla sicurezza delle autostrade siciliane, di convocare un tentativo di conciliazione tra le parti interessate al fine di trovare le necessarie soluzioni per evitare un’estate di disagi e pericoli.
Le sigle sindacali Uil Trasporti, CUB e FIT CISL rappresentano al Prefetto di Messina quanto segue:
- si riscontra al Consorzio Autostrade Siciliane una grave carenza di personale addetto all’esazione;
- che a seguito delle recenti determine dell’Assemblea Regionale Siciliana, sono stati sospesi i bandi di concorso già espletati per l’assunzione di 105 esattori;
- che sono andate deserte n. 2 gare emanate dal Consorzio per lavoro somministrato, con la qualifica di esattore, tramite agenzie interinali;
ritenuto
- che come contrattualmente previsto occorre riconoscere ai dipendenti il periodo di ferie estive spettanti di diritto;
- che il Consorzio Autostrade ha già sospeso fino al 18 luglio la programmazione delle ferie, impedendo di fatto al personale il godimento del diritto;
- che la stagione estiva vede un incremento dei flussi di autoveicoli sulle autostrade siciliane;
- che in mancanza di almeno 100 unità di personale addetto all’esazione barriere e caselli di A18 e A20 si rischia con ogni probabilità di non avere il presenziamento necessario a garantire il regolare flusso di veicoli, causando non solo lunghe code ma inevitabili situazioni di criticità e rischio per la sicurezza.
A tal riguardo infatti è utile ricordare che nel recente passato l’insufficienza di personale ai caselli ha determinato situazioni di indubbio pericolo per l’incolumità degli utenti i quali, spesso non informati, vista l’esigua presenza dei varchi attivi all’esazione dei pedaggi, giungevano in prossimità delle stazioni-barriera ignari sul come comportarsi avventurandosi in manovre di retromarcia o comunque pericolose per incolonnarsi nei pochi varchi automatizzati o presenziati.