Uno degli atti propedeutici all’identificazione dell’area necessaria alla realizzazione del Centro Diurno per le persone affette da sindrome dello spettro autistico, annunciato peraltro a Voce di Sicilia dal direttore generale dell’Irccs Neurolesi, dottor Vincenzo Barone, è stato il sopralluogo all’Istituto Marino. Un atto necessario ma che si sarebbe svolto senza la partecipazione, fondamentale, dell’ASP. Al sopralluogo avrebbero partecipato l’assessore Alessandra Calafiore, il Sindaco Basile, il CNR e l’IRCCS. Ma non l’ASP che poi dovrebbe gestire il centro. Non invitate neanche le associazioni che chiedono a gran voce la creazione del centro. Era un sopralluogo informale e preliminare? L’ASP è stata informata? Abbiamo chiamato il direttore generale Bernardo Alagna che non risponde probabilmente per impegni in atto e che comprendiamo. In attesa di chiarimenti apprendiamo da indiscrezioni che i convenuti al sopralluogo avrebbero intrapreso l’intendimento di dichiarare disponibile per il centro diurno solo la vecchia casa del custode, la vecchia chiesa e i locali cucina attrezzati. Non i locali dell’ex asilo. Un’area sufficiente per quasi DUEMILA soggetti affetti da autismo? Le associazioni appresa la notizia del sopralluogo si chiedono, come da tanto tempo ormai, perché sussista questa comunicazione monca nei loro confronti. Perché, in conclusione, non vengano informate di ciò che accade visto che i fruitori finali di quanto Comune, IRCCS e ASP si stanno impegnando, sembrerebbe, a fare.
AGGIORNAMENTO:
Sentito telefonicamente il direttore Alagna conferma di essere intervenuto accompagnato dalla neuropsichiatra infantile dottoressa Patané. Ciò che si attende adesso è la concretizzazione del procedimento. Ed è questo il punto: proprio nella giornata di oggi le associazioni attendevano la convocazione per la firma dell’accordo. Convocazione che non è arrivata.
