Avrebbe ucciso per vendicarsi dell’ospedale che lo aveva trasferito di reparto Vincenzo Villani Conti, l’infermiere del Cannizzaro di Catania arrestato, ieri, ieri per omicidio premeditato pluriaggravato di due pazienti, uccise tra il 2020 e il 2021, con una massiccia somministrazione di diazepam.
Il movente del delitto – le vittime sarebbero state scelte casualmente – emerge dalla misura cautelare emessa dal gip di Catania.
«I fatti ontologicamente certi (le confidenze dell’indagato ai propri psicologi, la sua presenza nei turni notturni, le morti delle pazienti, la presenza dei farmaci controindicati) – ha scritto il gip Stefano Montoneri nell’ordinanza – , collegati tra loro sono suscettibili di una sola interpretazione, assumendo la connotazione della gravità (dato che sono in grado di esprimere elevata probabilità di derivazione dal fatto noto da quello ignoto), della precisione (dato che non sono equivoci) e della concordanza (dato che sono convergenti verso un identico risultato)».
“Acquisita la notizia della misura cautelare disposta dal Giudice, con delibera del direttore generale il dipendente è stato immediatamente sospeso dal servizio ed è stato altresì avviato il procedimento disciplinare previsto dalla normativa”.
Così la direzione dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania in una nota in merito all’arresto dell’infermiere Vincenzo Villani Conti con l’accusa di duplice omicidio di due pazienti a cui avrebbe somministrato due farmaci che non erano prescritti e che, secondo gli accertamenti medico legali sui due cadaveri, sarebbero state le cause del decesso.
“Con riferimento ai gravi reati contestati all’infermiere – continua la nota – l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro ha fattivamente collaborato sin dall’inizio con l’Autorità Giudiziaria, trasmettendo tempestivamente la documentazione sanitaria e ogni altro elemento richiesto dagli organi inquirenti”.
“L’Azienda Ospedaliera – conclude la nota – resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ogni altra informazione utile all’accertamento dei fatti. Al personale infermieristico, medico e sanitario nel suo complesso, l’Azienda rinnova la sua riconoscenza per l’operato quotidianamente svolto nell’assistenza al malato”.
LAA REGIONE DISPONE ISPEZIONE
“Ho chiesto al direttore generale una relazione. Con l’ispezione che ho disposto voglio comprendere il motivo per cui questo infermiere era stato trasferito da due reparti. La magistratura farà il suo corso, ma l’attività ispettiva dell’amministrazione è capire se questi trasferimenti dovevano fare scattare un alert e se a seguito di quell’alert dovevano essere assunti provvedimenti”. Così l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza riguardo alla vicenda dell’infermiere arrestato ieri, a Catania, con l’accusa di duplice omicidio.
“Se la Regione si è costituita parte civile contro di me (Razza è stato rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo sulla presunta falsificazione dei dati Covid), a maggior ragione si costituirà parte civile contro chi è accusato di aver fatto due morti”, ha concluso.