E’ un nulla di fatto che ha del clamoroso quello di stamattina a seguito dell’incontro voluto a spron battuto dal sindaco di Messina Federico Basile con le parti in causa finalizzate alla realizzazione del centro diurno per i bambini autistici messinesi. Alle 11 puntuali si sono accomodati al tavolo della sala Falcone e Borsellino i rappresentanti delle associazioni messinesi delle famiglie con affetti da autismo (tre sono quelle esistenti), insieme al sindaco Federico Basile, all’assessore Calafiore, presente solo virtualmente con modalità remota, l’Asp di Messina e i rappresentanti del CNR. Mancava l’IRCCS. Tante parole ed anche qualche ruvidità tra il sindaco e la rappresentante di Cittadinanzattiva, Angela Rizzo. Più incomprensioni, in realtà, che problemi veri e propri, che sono stati risolti dopo una sospensione che aveva indotto la rappresentante di Cittadinanzattiva ad abbandonare l’aula. Ma le “incomprensioni” contestate dal sindaco su questioni “social” sono state superate e si è proceduto. Il vero problema che non ha consentito di procedere alla concretizzazione della firma da parte di sindaco, CNR e Irccs sulla destinazione dell’area a Centro Diurno, è stato, da una parte il fatto che l’atto era pronto solo da ieri e che il CNR non aveva avuto modo di visionarlo. E dall’altra parte ha pesato l’assenza dell’Irccs. Insomma un nulla di fatto che pesa sul cuore delle famiglie che lottano ogni giorno contro la malattia di 1500 bambini messinesi malati di autismo. Un’occasione solo per confrontarsi, ma senza concretezza. Un modo per sopperire a quell’incontro, quello del primo luglio, che non c’è stato. Si procederà, così, alla programmazione di un secondo incontro… Una storia infinita a discapito della risorsa più importante per i malati di autismo: il tempo.
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