Il primo luglio è una data per il sindaco di Messina Federico Basile e per le famiglie dei bambini autistici di Messina, 1500 circa, che deve essere cancellata, rimediata, trasformata. Le foto del bimbo steso sulle scale e sul pavimento di Palazzo Zanca sono immagini che, però, rimarranno indelebili a raccontare come il Comune di Messina ha “trattato” il tema dell’Autismo. Senza scuse e senza alibi.
Cancellare il mancato ricevimento, promesso e poi non mantenuto, e non si sa perché, delle famiglie e dei “bambini speciali” da parte del sindaco Basile è un capitolo che può essere rimediato solo con un cambio di rotta che sembra potrebbe accadere oggi.
Alle 11 di stamane il Sindaco in prima persona ha convocato tutte le parti in causa che erano state già convocate l’8 giugno al tavolo voluto dal presidente uscente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, dal consigliere comunale uscente Dino Bramanti, all’epoca presidente della Commissione politiche sociali e dal Commissario Straordinario del Comune di Messina, Leonardo Santoro.
La convocazione di oggi, finalizzata alla “semplice” firma del Comune che formalizzi l’affidamento dell’area di Mortelle per la realizzazione da parte di ASP del Centro Diurno per bambini autistici, se concretizzata con la sigla, da un lato sarebbe un atto di dignità e di civiltà, ma anche di riconoscimento di una linea sbagliata assunta dallo stesso sindaco Basile nell’immediatezza dei fatti del primo luglio, quando il primo cittadino sembrava attendere indicazioni sul da farsi, temporeggiando nel ricevere le famiglie in attesa di istruzioni “dall’alto”, fino a non ricevere nessuno. Anzi fino a quel comunicato stampa diffuso dal Comune con il quale Basile dichiarava che “non esiste alcun atto. Non si diano colpe al Comune che non ha”. Un mettere le mani avanti non richiesto e non necessario. E’ già chiaro che la competenza è dell’ASP.
Oggi siederanno al tavolo della sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca il dirigente comunale Salvatore De Francesco, lo stesso che alla richiesta del commissario Santoro di avviare con sollecitudine l’affidamento dell’area che diverrà ex IRCCS, rispose che avrebbe fatto velocemente (come si desume da un audio in possesso di alcuni genitori). Una velocità che poi, però, si arenò stranamente, fino ad arrivare ai fatti odierni. Siederà Rosaria Tornesi, coordinatrice del servizio sociale professionale del Comune, l’ingegnere Pioggia, responsabile dell’IRIB CNR di Messina, assente alla riunione dell’8 giugno per motivi familiari tempestivamente intervenuti proprio il giorno dell’incontro con il commissario Santoro. Ci sarà il direttore dell’ASP Bernardo Alagna, il direttore del dipartimento di Salute Mentale di Messina, il direttore generale dell’IRCCS Neurolesi, Barone, accompagnato dal direttore sanitario Rao. Sarà presente il direttore del dipartimento dell’Asp, Motta. Dall’altra parte siederanno Salvatore Potenzone, presidente di Nati per la Vita, Currò presidente di Il Volo, Marco Bonanno, presidente di Bambini Speciali e Angela Rizzo di Cittadinanzattiva. Una parte di tavolo, questa, che ha già fatto sapere che per i propri figli e per i 1500 bambini autistici non arretrerà di un millimetro. Insomma la firma è necessaria e non richiesta, ma imposta dalla legge, visto che l’area ex IRCCS ha finalità esclusivamente relativa al trattamento ed alla cura ed assistenza delle disabilità. Con una consapevolezza: un solo centro diurno a Messina non sarà sufficiente, ma è un inizio importante.
Una persona mancherà, a stare alla lista delle convocazioni: l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore. Come mai? Dimenticanza, impegni personali, altro?