Ieri pomeriggio, presso il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana a Palermo si è tenuta la seduta di presentazione del piano di integrazione oraria e salariale per i dipendenti utilizzati dai Beni Culturali siciliani. Erano presenti all’incontro il direttore del Dipartimento Calogero Franco Fazio, l’ingegnere Gaetano Sciacca e Clara Crocè per il sindacato Siad. L’esposizione del progetto e le modalità secondo le quali si dovrebbe attuare l’integrazione oraria dei lavoratori ASU non ha trovato concorde il SIAD.
“La situazione dei 292 lavoratori ASU impiegati nei Beni Culturali siciliani, ha detto Crocè, è diventata ormai emergenza di carattere sociale. Questi lavoratori sono costretti a sostenere spesso di tasca propria i trasferimenti presso la sede di lavoro, nonostante siano pagati solo circa 600 euro al mese e le date di pagamento previste degli emolumenti non sono quasi mai rispettate. Una situazione, ribadisco, emergenziale, cui non può rispondersi da parte del Dipartimento con una proposta che rimanda ad un’ipotetica e, mi si consenta, farlocca variazione della Legge di Bilancio Regionale con l’obiettivo di trovare fondi che certamente possono essere già a disposizione, ad esempio dei Parchi che dispongono di autonomia finanziaria. Sottolineando che chiederemo conto di come sono state gestite le risorse per la realizzazione degli eventi proprio nei Parchi culturali, ritengo che la strada da percorrere da parte del Dipartimento sia quella più responsabile della via più breve, basandosi sul possibile risparmio circa gli eventi programmati al fine di poter garantire dignità ai lavoratori ASU che li contribuiscono a renderli possibili, accordando subito l’integrazione oraria necessaria e non più rimandabile. E su questa linea riteniamo che il Dipartimento debba darci risposte immediate e certe. Inoltre, se al momento i vertici del Dipartimento hanno ritenuto non trattabile e percorribile, anche se condivisibile, la strada della stabilizzazione del personale ASU, intendo tranquillizzare il Dipartimento Beni Culturali, in quanto la sottoscritta, in nome del sindacato e nell’interesse dei lavoratori, ha già un piano di stabilizzazione pronto per essere presentato e discusso”, ha concluso Crocè.