70 views 3 min 0 Comment

Sulla Marmolada si stacca seracco di ghiaccio, 8 morti e 16 dispersi. Verdi: “Tragedia annunciata”

- 04/07/2022
La colata di neve, ghiaccio e roccia si è verificata nei pressi di Punta Rocca che si trova sull’itinerario di risalita. Europa Verde annuncia esposto: “Tragedia poteva essere evitata”

ROMA – Nel pomeriggio di oggi, 3 luglio, sulla Marmolada, sona Pian dei Fiacconi, un distacco di roccia ha provocato l’apertura di un crepaccio sul ghiacciaio. Un seracco di ghiaccio è crollato nei pressi di Punta Rocca, itinerario di salita della via per raggiungere la vetta. Risulterebbero almeno 8 vittime, 8 feriti, di cui 2 risultano in condizioni gravi, e almeno 10 dispersi.

La colata di neve, ghiaccio e roccia – spiega su Twitter il SUEM, Servizio Urgenza Emergenza Medica 118 della Regione del Veneto – ha coinvolto anche il percorso della via normale, mentre vi si trovavano diverse cordate. C’è ancora incertezza sul numero totale delle persone coinvolte.

Ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.

CNR, "L'atmosfera e il clima, soprattutto alle alte quote, sono in totale disequilibrio, con temperature molto al di sopra dei valori normali da settimane", avverte il Cnr che richiama alla "massima attenzione" per questa estate

Per quanto riguarda la dinamica della tragedia occorsa sulla Marmolada “possiamo ricordare che da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l’inverno scorso c’è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali. Il caldo estremo di questi ultimi giorni, con questa ondata di calore dall’Africa, ha verosimilmente prodotto una grossa quantità di acqua liquida da fusione glaciale alla base di quel pezzo di ghiacciaio che in realtà è una ‘pancia’: infatti è, o era, una via che si chiama proprio Pancia dei Finanzieri. Siamo quindi proprio nelle condizioni peggiori per distacchi di questo tipo, quando c’è tanto caldo e tanta acqua che scorre alla base”. Così Renato Colucci, dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-Isp).

Non siamo ancora in grado di capire se si tratti di un distacco di fondo del ghiacciaio o superficiale, ma la portata sembra molto importante, a giudicare dalle prime immagini e informazioni ricevute- spiega Colucci- L’atmosfera e il clima, soprattutto al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio a causa del ‘nuovo’ clima che registriamo e quindi, purtroppo, questi eventi sono probabilmente destinati a ripetersi nei prossimi anni e anche per questa estate dobbiamo mantenere la massima attenzione“.

dire.it