
La Procura di Pavia ha notificato 13 avvisi di chiusura della indagini ad ex dirigenti dell’Asst di Pavia e amministratori della First Aid, una cooperativa con sede legale a Pesaro, per un’inchiesta che nel marzo del 2021 aveva portato all’arresto di quattro persone, nonchè all’esecuzione di perquisizioni e sequestri di documentazione e apparati informatici non solo in Lombardia, ma anche in Marche, Lazio e Sicilia, per presunti appalti truccati nell’assegnazione dei servizi di trasporti sanitari.
A darne notizia è oggi una nota diffusa dalla Procura di Pavia e firmata dal procuratore Fabio Napoleone e dal sostituto Roberto Valli.
L’inchiesta è concentrata sull’affidamento dei servizi di trasporto sanitario in ambulanza che il 18 marzo 2021 aveva portato all’arresto (ai domiciliari) dell’allora direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, di un altro funzionario sempre dell’azienda sanitaria pavese, Davide Rigozzi (responsabile del procedimento), e dei due fratelli Antonio e Francesco Calderone, amministratori di fatto della cooperativa First Aid One Italia, che il successivo 18 ottobre era poi stata posta sotto sequestro preventivo, nell’ambito della medesima inchiesta.
L’ipotesi di reato è associazione a delinquere finalizzata alla commissione di numerosi delitti: turbativa d’asta, frodi nelle pubbliche forniture, caporalato e reati fiscali. Il valore complessivo degli appalti truccati ammonterebbe, secondo quanto è emerso dall’indagine, a circa 11 milioni di euro. Nell’ambito della stessa inchiesta, nell’ottobre del 2021 il il Tribunale di Pavia, su richiesta della Procura, aveva disposto il sequestro preventivo “dell’intero compendio aziendale della cooperativa – si legge nel comunicato della Procura -, il cui patrimonio è di circa 5 milioni di euro, oltreché il sequestro per equivalente di circa 200mila euro in capo ai caporali”.