“Il teatro antico di Taormina non può essere dato a chiunque lo richieda pagando semplicemente una somma dovuta. Non possiamo abdicare al nostro ruolo di controllo”.
Lo ha detto il sindaco di Taormina Mario Bolognari, intervenendo in collegamento video alla presentazione del cartellone di spettacoli della Fondazione Taormina Arte.
“Si decida a chi è destinato il teatro, serve un filtro – ha aggiunto – fino al 2002 ricordo che era così mentre oggi, invece, assistiamo a una commistione di generi. Ho fiducia nel lavoro della sovrintendente Bonafede per permettere quel salto di qualità che è indispensabile. Sediamoci tutti attorno ad un tavolo per stabilire una linea omogenea e comune. Chiedo – ha proposto Bolognari – che sia Taormina Arte a fare da filtro. Decidiamo cosa fare perché la coerenza culturale la dà anche il luogo che è appunto un teatro antico”. “Intanto questa stagione – ha commentato la sovrintendente Ester Bonafede – è frutto di un’altra gestione e di un altro tempo. Il sindaco ha ragione e quindi già per il 2023 e poi nel 2024 ci saranno una filologia e i criteri precisi. Ci sarà un tema centrale e non più una miscellanea di eventi, ci sarà armonia anche con altri eventi”.
Una serie di spettacoli che non fanno parte del cartellone messo a punto dalla Fondazione Taormina Arte sono stati autorizzati dalla commissione preposta alla valutazione degli spettacoli al Teatro antico.
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