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Tribunale e Covid – Catania: armadio zeppo di bottigliette piene di pipì. Magistrato ammette, “Sono mie. Non usavo la toilette per non contagiarmi”

- 23/06/2022
catania tribunale

Un armadio pieno zeppo di bottigliette da un litro e mezzo con un “liquido giallastro” che poi si scopre è urina. Lo racconta La Sicilia di Catania. Le bottigliette apparterrebbero, per sua stessa ammissione, ad un magistrato in servizio presso la quinta sezione Civile del Tribunale di Catania. A fare la sorprendente scoperta un’impiegata del Tribunale che stava svuotando il grosso armadio per consentirne lo spostamento da parte degli operai addetti. L’occasione è quella dell’invio di 130 nuovi funzionari grazie al PNRR, al tribunale di Catania e per i quali bisognava fare spazio per consentire loro di lavorare. Da qui la scoperta delle tante bottigliette piene di pipì… “Avevo paura di contagiarmi con il Covid” ha spiegato il magistrato ‘proprietario’ delle bottigliette e del liquido, “durante la pandemia, vista l’alta promiscuità all’interno dei locali toilette del palazzo, ho preferito non frequentarlo e risolvere in questo modo“. Una spiegazione che ha lasciato di stucco i colleghi, visto che di bottigliette ne sono poi state ritrovate molte altre in un altro armadio chiuso a chiave. Il magistrato proprietario del “liquido organico” è stato così fermamente invitato a “smaltire” i contenitori portandoli via. Ma perché non lo ha fatto prima?