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Messina – Tandem Basile-De Luca a capo della città. Tra intemperanze e pacatezza quasi il 50% dei messinesi ha scelto

- 13/06/2022

Non tutta, ma buona parte di Messina ha scelto il tandem Basile – De Luca al governo della città. Almeno il 46% dei votanti, in scarsa affluenza, ha scelto l’uomo del sindaco dimissionario, garantendogli anche un importante premio di maggioranza.

Così si conclude lo spoglio dei voti che incorona a quasi il 50% Federico Basile, delfino di Cateno De Luca, sindaco di Messina.

Una porta girevole offerta da quella parte di città che oltre le intemperanze, le urla ed il folklore politico ha visto “di più” . Porta girevole anche per gli ex assessori di De Luca che , se non vi saranno ripensamenti, rientrano nei propri assessorati come se non se ne fossero mai andati. Per il centrosinistra e per il centrodestra non rimane che riflettere, nell’attesa dei risultati di lista al Consiglio e alle circoscrizioni, su quanto accaduto.

Quanto hanno pesato le difficoltà di scelta del candidato? Quanto l’inizio ritardato delle campagne elettorali? Quanto il numero delle liste? Quanto, ancora, il non aver chiaramente parlato a tutte le classi sociali? Si è peccato di presunzione? Servirà rispondere a questi quesiti? Si, almeno per un valore sociologico che identifichi e spieghi cosa è accaduto.

Il piano strategico di De Luca, in ogni caso, è innegabile, ha funzionato. Lo si è annusato già di prima mattina con i primi votanti in coda che in molte sezioni non hanno fatto mistero della propria intenzione di voto, non prima di aver rifiutato le schede dei referendum. Segnale questo che ha lasciato chiaramente intendere come il messaggio in pieno silenzio elettorale, dalla regia politica era giunto laddove doveva. Allora, con buona pace dei suoi oppositori e contro le stesse parole di De Luca, che aveva ipotizzato chissà quali inciuci nelle file degli schieramenti opposti, Basile è sindaco. Adesso scenda un velo di concreta e operosa pacatezza che si impegni al servizio di tutta la città. Perché è davvero finito il tempo delle urla.

Cosa rimane? Una città ancora una volta divisa tra chi ha inteso le tante (troppe?) visite di leader politici a Messina come un esercizio di muscoli e chi li ha interpretati come un avvertimento di rischioso ed incombente isolamento. Auguri sindaco Basile. Ogni parola spesa adesso diventi impegno e fatto concreto, in sua TOTALE autonomia da tutti e “senza se e senza ma”, altrimenti non è cambiato davvero nulla.