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Comitato Vallata di Mili e CTG LAG APS: LETTERA APERTA AI CANDIDATI A SINDACO DI MESSINA

- 07/06/2022


LETTERA A FIRMA Gaetano Busà, presidente Comitato Vallata di Mili, Giuseppe Blanca presidente CTG LAG APS

Come accade da decenni in ogni campagna elettorale, in queste ultime settimane sono stati diversi
gli interventi e le proposte che i candidati a sindaco della nostra città hanno dedicato ai villaggi. Nel
confermare la nostra scelta di essere super partes, non possiamo però tacere sull’argomento,
facendo notare che, come al solito, tra le tante proposte messe in campo poche puntano a ciò di cui
hanno veramente bisogno i villaggi collinari e costieri del nostro territorio. Ciò che fa più impressione
è che, mentre si accenna a progetti di sviluppo culturale o turistico del territorio periferico, non si
parla, o non lo si fa abbastanza, della necessità di rendere migliore la vita di chi tutti i giorni questo
territorio lo vive nonostante le tante, troppe difficoltà.

Non c’è bisogno di scomodare esperti dello
sviluppo turistico per sapere che ciò che prima di tutto serve ad un qualsiasi territorio che voglia
essere appetibile a visitatori, escursionisti e turisti è la vivibilità: un territorio in cui chi ci vive lo fa
tra mille difficoltà non potrà mai essere realmente attrattivo per chicchessia. E non c’è bisogno di
scomodare esempi troppo lontani per vedere come diversi borghi della nostra Città metropolitana,
che negli ultimi anni hanno conosciuto importanti incrementi di turisti e visitatori, prima di tutto
hanno pensato a riqualificare i loro centri storici, rendendoli attraenti alla vista ed all’esperienza ma
prima di tutto vivibili per i loro abitanti incrementando e migliorando i servizi.


I due borghi marittimi della vallata di Mili (Mili Marina e Mili Moleti) e i tre collinari (Mili S. Marco,
Mili S. Pietro, Tipoldo) condividono con gran parte dei numerosi villaggi della città tante
problematiche che spingono ogni giorno tante persone, soprattutto giovani coppie, ad andare via
per stabilirsi nei comuni confinanti, dove i servizi e la qualità della vita sono decisamente più
accettabili. Come può un territorio che fa scappare i suoi stessi abitanti essere attrattivo per chi
viene da fuori? Condividendo o meno le motivazioni dei due comitati referendari, tutti i cittadini
delle nostre zone possono ben capire il ‘fenomeno-Montemare’, le sue motivazioni e la sua genesi.
Ecco allora che le riflessioni di quest’ultimo scorcio di campagna elettorale andrebbero indirizzate,
più concretamente, su come rendere attrattivi i villaggi per i loro stessi abitanti, prima ancora che
per chi voglia visitarli (ammesso che realmente si possano generare flussi turistici importanti in aree
che si trovano nelle condizioni attuali). Su questo ci facciamo promotori di tre proposte concrete
che ci auguriamo trovino sostegno non tanto in queste ultime fasi della campagna elettorale, quanto
nei prossimi mesi e anni:

  1. Tutelare e incrementare i servizi per l’infanzia e l’adolescenza (scuole dell’infanzia e scuole
    primarie, oratori), sia direttamente sia sostenendo parrocchie ed associazioni,
    abbandonando la logica dei costi-benefici che ha sempre penalizzato i villaggi anche nel
    confronto con i vicini centri abitati di altri comuni;
  2. Riqualificare i centri storici dei villaggi, prevedendo la sostituzione integrale dei servizi
    ormai deteriorati (prima di tutto le reti fognarie, ormai obsolete), la realizzazione di quelli
    mancanti (soprattutto la rete di raccolta delle acque piovane, praticamente inesistente), la
    ripavimentazione integrale delle strade con materiali compatibili con le caratteristiche del
    territorio; per farlo è necessario attrarre finanziamenti da fondi nazionali ed europei, come
    hanno fatto i piccoli comuni vicini;
  3. Mettere in sicurezza le strade, indispensabili vie di fuga in caso di calamità naturali.
    Auspichiamo che i candidati a sindaco vogliano prendere seriamente in considerazione queste
    proposte dei cittadini della vallata di Mili e auguriamo alla prossima Amministrazione comunale di
    saper costruire davvero quella ‘svolta’ che tutti i cittadini dei villaggi attendono ormai da decenni.