“Penso che il ponte sullo Stretto sia un’infrastruttura strategica che diventa anche volano per fare altre opere, quelle che mancano alla Calabria e alla Sicilia. Penso che queste due regioni insieme possano essere un’Hub dell’Europa sul Mediterraneo, nel momento in cui anche per effetto di questa sciagurata guerra, il Mediterraneo diventa la parte che si può più sviluppare e produrre energi. In questo contesto una infrastruttura ritenuta strategica dAll’Europa un po meno dell’Italia come il ponte diventa ancora più importante”. A dirlo Roberto Occhiuto presidente della Regione Calabria oggi a Messina per appoggiare il candidato sindaco Maurizio Croce. Così come è importante – continua Occhiuto – che Calabria e Sicilia sviluppino assieme una serie di azioni politiche e amministrative per fare di queste regioni popolazioni capaci di intercettare i flussi dello sviluppo che da qui a qualche anno si realizzeranno per il Mediterraneo”.
“L’area integrata dello Stretto – conclude- interessa tantissimo anche la Calabria, la nostra è una regione con un milione e 800mila abitanti, troppo piccola per poter vincere le politiche che sarà chiamata ad intraprendere nei prossimi anni. Credo che l’area dello Stretto sia una parte vocata a svilupparsi, si tratta di integrare azioni , servizi come l’aeroporto dello Stretto. Ho nominato di recente l’ex direttore dell’aeroporto di Catania che l’ha fatto diventare quarto in Italia e abbiamo convenuto che l’aeroporto di Reggio Calabria può essere anche della Sicilia orientale”.
“Non occorre solo il collegamento stabile tra le due sponde ma la possibilità di definire una strategia di protagonismo del Sud Italia nel Mediterraneo. Una strategia che non può che partire dalla Calabria e dalla Sicilia attraverso un patto interregionale che coinvolge e chiami alle proprie responsabilità anche il governo nazionale”. A dirlo il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci oggi a Messina per appoggiare con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto la candidatura di Maurizio Croce candidato a sindaco del Centrodestra. “L’autorità di sistema portuale dello Stretto -prosegue – è stato il primo passo significativo verso l’area integrata dello Stretto, ricordo che siamo stati noi come governo regionale a lanciare poi l’idea condivisa dal governo nazionale, sono tante le sinergie che devono essere attivate tra la realtà calabrese e quella siciliana. Il problema è che serve una regia nazionale. Se non abbiamo definito con Roma una prospettiva di medio e lungo termine ogni nostro lavoro può risultare inutile, vano, insufficiente. Ecco perché noi vorremmo dopo le elezioni di Messina vorremmo aprire un tavolo di confronto con Roma che si chiuda in tempi ragionevoli per disegnare una programmazione a 10 anni. Che cosa si vuol fare nel Sud Italia nella proiezione Mediterranea? È la domanda che poniamo al governo Draghi. Certamente le cose di ogni giorno possono e devono essere fatte, ma quella che determina una nuova condizione socio economica è la proiezione a medio e lungo termine e su quello serve assolutamente capire qual è la volontà del governo nazionale”.
