Si sa che prima di chiedere conto di un credito è buona norma accertare se la controparte non vanti nei confronti di chi reclama un credito ancor superiore. E’ quanto sta accadendo tra Comune di Messina e ASP. Il primo, il Comune di Messina, vanta, infatti, un credito di 2 milioni di euro per servizi di raccolta rifiuti effettuati per conto di ASP, e pertanto presenta il conto. Ma evidentemente non ha tenuto conto che l’ASP vanterebbe un credito di tre volte superiore nei confronti dello stesso Comune: ben sei milioni di euro per fatture non pagate all’ASP nel periodo che va dal 2013 al 2020, imputabili a servizi di trasporto disabili, servizi assistenziali e di ricovero in residenze sanitarie.
Un colpo imprevisto ai conti comunali che potrebbe, se accertato, assestarne uno ancor più pesante allo stesso bilancio 2021-2023, chiuso in pareggio. Un pareggio che, a questo punto, non ci sarebbe più, qualora sussistesse, in modo corretto ed accertato il debito, per compensazione, di 4 milioni di euro.
E’ per questo che la segretaria comunale, la dottoressa Rossana Carrubba, ha chiesto chiarimenti urgenti, “puntuali e non generici” ai dipartimenti competenti e che fanno capo al dirigente De Francesco ed alla ragioneria generale diretta da Antonino Cama. Insomma come andare “per suonare e tornar suonati”.