Nei giorni scorsi, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Taormina, con il supporto dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Sicilia” e del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato, in flagranza di reato, due persone, già note alle forze dell’ordine, ritenute responsabili a vario titolo del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.
Già nei giorni precedenti, nel corso dei servizi di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Taormina avevano notato movimenti sospetti di persone nei pressi dell’abitazione di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari e pertanto sono stati predisposti specifici servizi di osservazione del luogo da parte dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina. Durante l’espletamento del servizio di osservazione, i militari dell’Arma hanno fermato e sottoposto ad un controllo di polizia una persona appena uscita dall’abitazione monitorata, trovandola in possesso di una dose di circa un grammo di cocaina. Pertanto, i Carabinieri, avendo fondato motivo di ritenere che all’interno dell’abitazione attenzionata fosse occultata della sostanza stupefacente hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare. La perquisizione ha confermato i sospetti dei militari infatti, all’interno della casa, i Carabinieri hanno rinvenuto un’ulteriore dose di cocaina confezionata nelle stesse modalità di quella sequestrata al presunto acquirente e altri quattro involucri contenenti complessivamente circa 50 grammi della medesima sostanza stupefacente, nonché un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento e la somma in contanti di 70 euro ritenuta provento dell’illecita attività. La somma di denaro, il bilancino di precisione e la sostanza stupefacente, preventivamente sottoposta agli accertamenti di laboratorio che hanno evidenziato uno stato di purezza tale da poter consentire di ricavare oltre 200 dosi medie, sono stati sequestrati e l’uomo è stato arrestato, in flagranza di reato, per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida, al termine della quale il Giudice, valutata la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, ha disposto per l’indagato la misura della custodia cautelare in carcere, in considerazione che l’uomo era già ai domiciliari per analoghi reati. L’attività finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti è stata estesa, con l’ausilio dei reparti specializzati dell’Arma, anche nelle zone rurali del comprensorio taorminese ed ha portato all’arresto in flagranza di una persona, per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. I Carabinieri, con l’ausilio delle unità cinofile e dei Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del soggetto e delle aree adiacenti in uso allo stesso. A seguito della perquisizione, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 9 involucri contenenti complessivamente 7 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento. La droga è stata inviata al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi tecniche di laboratorio che hanno evidenziato uno stato di purezza tale da poter consentire di ricavare oltre 30 dosi. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, dal cui esito il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto operato dai Carabinieri, ha disposto la sottoposizione del soggetto alla misura degli arresti domiciliari. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
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