La Guardia di Finanza si è recata stamane a Spadafora per effettuare prelievi delle acque stagnanti che insistono sull’arenile, soprattutto in gran quantità nei pressi del torrente Riolo. Nuovi prelievi stavolta senza la presenza dell’Arpa come invece era accaduto già il 7 marzo scorso, quando il Sindaco Venuto dichiarò di non saperne nulla e che i sopralluoghi della Guardia di Finanza erano “non concordati”. Come se queste operazioni potessero essere “concordate” con le forze dell’ordine…
Insomma nuovi prelievi e la sensazione che la prossima mossa delle forze dell’ordine e dell’Arpa sarà quella di tracciare gli scarichi a mare per capire la provenienza delle acque melmose che ammorbano ed inquinano il bell’arenile di Spadafora.
Il Sindaco Tania Venuto dopo la prima visita, dapprima negata, aveva provveduto ad “avvisare” i cittadini di autodenunciarsi per gli scarichi che, però, si appoggiano, sostanzialmente, alla conduttura comunale esistente, e quindi non si capisce davvero cosa dovrebbero fare per mettersi in regola. Costruirsi forse una conduttura personale sostenendo costi che dovrebbe affrontare il Comune?
Stavolta, invece, la Sindaca Venuto con la sua Giunta ha deliberato di impegnare fondi per eliminare le acque stagnanti. Così dopo anni di “stagnanza” di quelle acque, continuo sversamento e di inerzia, ecco che l’amministrazione comunale di Spadafora, grazie alle visite, ovviamente non concordate, della Guardia di Finanza e dell’Arpa, mette mano al portafoglio e punta a risolvere un problema che esiste almeno da due legislature. Meglio così, meglio tardi che mai.