“Al di là del rilievo penale, sul quale altri giudici dovranno pronunciarsi,
le accuse della Procura della Repubblica di Palermo nei confronti dell’assessore Razza e dei suoi più stretti collaboratori confermano il fatto, in sé moralmente più grave dell’ipotesi di reato: sulle piattaforme informatiche del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità furono caricati dati falsi sul Covid”. Lo afferma Claudio Fava alla notizia della chiusura indagini sulla vicenda dei dati Covid falsi e del possibile rinvio a giudizio dell’assessore regionale Ruggero Razza.