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Amministrative: botta e risposta De Luca / Germanà. Parla per conto di Basile? Il candidato tace con “aplomb” inglese…

- 16/03/2022

Politica urlata, condita da insulti, da violenza verbale. E’ questo che sarà la campagna elettorale? Sicuramente si, ed i cittadini non si sconvolgeranno poi molto, visto che i toni alti ed urlati sono ormai di casa a Messina.

Quindi nessuna sorpresa, nessuna indignazione? Evidentemente no. Ma non sarà piacevole per molti. Forse lo sarà solo per quella parte di Messina a cui magari intriga trastullarsi nel vedere i galli azzuffarsi nell’arena, in attesa del “sangue” che ne può sgorgare. Di certo non giova alla città, a quella parte che attende la “normalità”, la stabilità, la serietà. Un futuro responsabile.

Anche perché i toni alti, gli insulti, la mancanza di rispetto per gli uomini e le donne, candidati alle amministrative messinesi, è un passo falso imperdonabile, un errore grave in politica e non di buon senso per chiunque lo azzardi.

Tant’è … che siamo già al secondo botta e risposta tra Nino Germanà e Cateno De Luca. E l’aspetto grottesco di questi scambi di “complimenti” risiede nel fatto che il primo NON è ancora candidato alla poltrona di primo cittadino di Messina (e non è chiaro se lo sarà), ed il secondo NON è e non sarà di certo candidato a sindaco. Quest’ultimo, infatti è bene ricordarlo, la poltrona l’ha lasciata e non ha intenzione, evidentemente, di riprenderla. Almeno non lui in prima persona, magari, però, occuparla mettendoci un cappello.

IL BOTTA E RISPOSTA

Nino Germanà dopo aver fatto ridere tutti dicendo di essere pronto a candidarsi a sindaco contro i “potentati” continua a regalarci perle di involontaria comicità.”, scrive l’ex sindaco dimissionatosi De Luca. “Dall’ansia che manifesta nel lanciare accuse ridicole nei miei confronti deduco che abbia una gran voglia di essere candidato. Casomai ci riuscisse, gli consiglio di farsi aiutare a scrivere da uno bravo” scrive ancora, attaccando anche chi scrive i comunicati per Germanà. Cosa scatena De Luca? L’accusa rivoltagli da Nino Germanà di non aver affatto salvato Messina dal possibile dissesto. Insomma l’aver “toccato” quel piano di riequilibrio per il quale la Corte dei Conti avrebbe fatto “i complimenti” a De Luca, ma che oggi, invece, va completamente rifatto, come deciso dal Commissario Straordinario a cui Catenox ha consegnato Messina. Scrive, infatti Germanà: “Cateno De Luca si dimette nel momento più delicato per la città dopo che la corte dei conti ha di fatto bocciato il suo piano di riequilibrio, di fatto bocciando tutta la politica economica di De Luca. La realtà è che oggi su Messina ripiomba l’incubo del dissesto le cui conseguenze graverebbero unicamente sulle tasche dei messinesi. Di fronte a tutto questo lui è scappato senza neppure arrivare alla fine del proprio mandato per (vane) ambizioni personali. Io invece, da Sindaco lascerò il Parlamento per Messina“. Fine della storia.

L’ATTACCO SUI SOCIAL: PAGINA “SINDACO DI MESSINA”…

BASILE FOTOCOPIA VENUTA MALE DI DE LUCA?

Mentre si cercano ancora nomi “coraggiosi” a destra ed a sinistra, Cateno De Luca, intanto, spara beatamente a zero contro ogni possibile candidato sindaco. E Basile? Lui con “aplomb” inglese, tace e si gira dall’altra parte. Non dice una parola, lui, ma lascia fare a Cateno De Luca.

Basile continua a fare i suoi post fotocopia dell’ex sindaco, evidentemente chi li scrive, compreso chi fa le foto, è lo stesso che produce i post per De Luca.

Perché non bastano e non basteranno i saluti mattinieri, quelli serali, il caffè con la zia “peppina” o i quadretti familiari a fare di Basile un degno “successore” del “senza se e senza ma”, ma anche senza limiti, Cateno De Luca. Basile tace ed assiste, muto, ai toni che si alzano in suo nome. Una fotografia che rappresenta quel che Basile potrebbe essere se diventasse sindaco? Dopo assessori anch’essi muti e soggetti all’egemonia deluchiana, pena provvedimenti come quelli occorsi ad un certo punto a due di loro (il buon Salvatore Mondello improvvisamente rimosso da vice sindaco), siamo certi che un professionista serio e compassato come Federico Basile non si lascerà prendere dal vortice elettorale tanto da consentire che qualcun altro parli in suo nome, anche se dovesse sedere sulla poltrona di sindaco. Anche perché tanto varrebbe che De Luca non si fosse mai dimesso. Avremmo risparmiato tempo e soldi dei cittadini.