“Questa bella famiglia non esiste più”. Mykhailo Soloshenko, sua moglie Inna e il figlio Yefrem (Ephraim) sono stati uccisi quando un carro armato russo ha sparato sulla loro auto. Mykhailo era un ingegnere, laureato alla Sumy University. Dopo la conferma della loro morte è stata rilasciata questa foto.
La notizia è stata diffusa nelle prime ore di sabato dall’Università Nazionale Agraria di Sumy, una città situata nell’est del Paese, vicino al confine con la Russia e duramente colpita dall’inizio della guerra.
In un post su Facebook, si legge quanto segue: “Lo staff e gli studenti esprimono le loro sincere condoglianze alla famiglia e agli amici del laureato della Facoltà di Ingegneria e Tecnologia Mikhail Soloshenko, sua moglie Inna e il figlio Ephraim, tragicamente morti per mano degli invasori russi“.
E si aggiunge: “L’auto su cui viaggiava una famiglia con un bambino piccolo è stata abbattuta da un carro armato russo! Memoria eterna ai caduti!”
L’annuncio è stato accompagnato da una foto di famiglia e da decine di condoglianze della comunità educativa. Ma la notizia ha davvero preso piede grazie a un tweet in inglese di Myroslava Petsa, giornalista della BBC in Ucraina.
Dopo la pubblicazione del post, uno dei seguaci ucraini della giornalista su Twitter ha pubblicato una foto della presunta auto di famiglia, distrutta dopo l’attacco.
Quella persona ha scritto nel suo post di aver incontrato Mikhail solo un anno fa. “Sua moglie e mia moglie sono cresciute insieme. I russi non hanno lasciato loro alcuna possibilità. Questo è ciò che è rimasto della loro auto dopo essere stata investita“. E accanto ad essa ha allegato un’altra foto, questa della famiglia in posa qualche tempo fa e avvertendo che il suo funerale sarebbe stato la stessa domenica, 13 marzo.
Ma poco altro si sa sulle circostanze dell’attacco. La versione del rettore dell’Università agraria di Sumy, Volodymyr Ladyka, coincide con quella della Bbc: “gli occupanti russi hanno sparato contro l’auto da un carro armato”.
Sumy è a soli 30 chilometri dal confine russo. Dall’inizio della guerra, la città è stata attaccata dalle truppe russe. Centinaia di studenti – molti indiani e africani – sono rimasero intrappolati in città all’inizio della guerra. Ma la stragrande maggioranza è riuscita ad uscire grazie ai corridoi umanitari. L’Ucraina stima che 60.000 civili siano stati evacuati dalla città questa settimana.
Non si sa perché questa famiglia non abbia approfittato di quei corridoi, o se sia stata attaccata in lungo uno di essi. I media locali danno pochissime informazioni sull’evento, ma hanno potuto verificare l’età del defunto. Mikhail Soloshenko aveva 29 anni, sua moglie Inna 32 e il figlio Ephraim meno di due.
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