È stato ufficializzato stamani, nel corso di una conferenza stampa, il sostegno al progetto “Difendi Messina Con Basile Sindaco” dei consiglieri comunali Nello Pergolizzi, Ciccio Cipolla, Alessandro De Leo e Serena Giannetto.
“Ho il piacere, ha esordito il candidato sindaco Federico Basile, di confermare l’adesione al nostro progetto politico dei consiglieri che nel corso di questi anni hanno dato un supporto concreto all’azione di Governo e che oggi si ritrovano con me in questa nuova avventura all’insegna della continuità e della prosecuzione di azioni svolte in maniera tangibile nei confronti del territorio. I consiglieri Pergolizzi, Cipolla, De Leo e Giannetto in questi anni si sono anche ritrovati soli all’interno di un consiglio comunale che non è stato aperto al dialogo e al confronto nei confronti dell’amministrazione De Luca. Oggi con loro riprendiamo una serie di argomenti che sono già stati affrontati ma che devono essere rilanciati all’interno di questo nuovo progetto e programma che stiamo portando avanti. Ci tengo ancora una volta a chiarire che noi siamo aperti al dialogo nei confronti di quei consiglieri comunali che non avendo fatto crociate contro l’operato dell’amministrazione De Luca a prescindere sono invece “pro” azione, “pro” continuazione di un progetto che ha ottenuto i risultati che erano stati previsti.”. Così Basile nel comunicato ufficiale della segreteria politica di Cateno De Luca.
Ma l’apertura al dialogo, di cui parla Basile, però collide con la “comunicazione” e lo “stile” con il quale l’ex sindaco Cateno De Luca ha condotto il suo breve periodo di sindacatura di Messina. Uno “stile” fatto di toni bruschi e fuori dai canoni non solo della politica moderata e democratica, ma anche, spesso, lontani dal dialogo e dal confronto pacato. La sua “politica” urlata stride e non poco con la figura di Federico Basile. E come può Basile affiancarsi e lasciarsi accompagnare da uno “stile deluchiano” che è così lontano dalla storia di Basile stesso? Approva Basile gli epiteti e la politica “dei calci in culo” che De Luca continua a trasmettere dalla sua pagina ancora intitolata ad un sindaco che non è più? La domanda è stata posta da colleghi giornalisti. Ma la risposta è stata esitante, annacquata, nei fatti evitata e sviata verso altri argomenti. Ma il tema ed il problema resta tutto, anche perché il simbolo scelto da De Luca, in linea con quello della precedente campagna elettorale e con un “bel” De Luca “Presidente”, sotto la scritta sindaco Basile, accompagnerà il “guardiano dei conti” (ma poi perché guardiano?) ancora per molto tempo.
I consiglieri Alessandro De Leo, Nello Pergolizzi, Ciccio Cipolla e Serena Giannetto … non potevano che aderire. Per la maggior parte fuoriusciti dal Movimento che li ha fatti eleggere in una vera e propria “messe” di candidati eletti al Consiglio Comunale (bisognerebbe contare i voti e ricordarseli), così come da altri partiti e da voti di altro genere e tenore politico, insomma, dopo il salto del guado, oggi continuano, coerentemente, a sostenere quello che per loro è stato “il miglior sindaco di Messina”. Un loro diritto.
Intanto continua la politica del “reclutamento”. L’obiettivo deluchiano è quello che è mancato alle precedenti elezioni: avere la maggioranza in Consiglio Comunale. Quella che è mancata, quella che lo ha fatto dimettere, dopo aver giurato che avrebbe fatto il sindaco per “dieci anni”. Parole, anzi post, suo.
Il prossimo passo? Sarà la presentazione lunedì 28 febbraio alle ore 9:30 presso la Galleria Vittorio Emanuele nel corso di una conferenza stampa della presentazione dei 6 candidati alla presidenza delle circoscrizioni e delle municipalità.
Intanto, De Luca, guarda da lontano la diretta del suo candidato. Come un perfetto grande fratello, o come un padre putativo dispensa benedizioni al “suo” Federico che “difende” Messina e l’operato di chi lo ha candidato.
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