Come l’antico adagio, tra il dire e il fare…, così tra il commissariamento della città di Messina e la data delle nuove elezioni c’è di mezzo… Montemare. La vicenda del referendum per la richiesta scissione di tredici villaggi della zona nord dal Comune di Messina è una solida pietra sul percorso che potrebbe diventare un ostacolo determinante.
Cateno De Luca lo immaginava fin da subito? Di certo si è mosso contro, finché era sindaco di Messina, fino all’ultimo momento, quando cioè si è opposto alla nomina del commissario ad acta della Regione Siciliana che era stato incaricato di portare a compimento l’azione referendaria e di stabilire una data. Una tornata elettorale referendaria che potrebbe ritardare le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e per la nomina del nuovo sindaco della città.
Il rischio è che si allunghi e non di poco il periodo commissariale del Comune di Messina, con tutto ciò che ne consegue: raffreddamento dell’eventuale consenso elettorale per il sindaco uscente e dimissionario, possibilità di complicarsi della vicenda commissariale iniziata non nel migliore dei modi per De Luca, paragonato quasi ad uno “Schettino” che avrebbe portato sugli scogli la “nave” Messina.
Così sarà importante e determinante l’esito del ricorso al TAR presentato dall’amministrazione De Luca contro il referendum Montemare e che si dovrebbe sapere a marzo prossimo venturo. Se venisse accolta l’istanza dell’ex amministrazione De Luca, allora molto probabilmente le elezioni si potranno svolgere a maggio prossimo, altrimenti… sarebbe un’incognita. Una situazione non facile da gestire per un ex sindaco accusato di aver abbandonato la nave sugli scogli da un neo Comandante De Falco, il commissario Santoro, che ha fatto ben capire che ha intenzione di analizzare attentamente TUTTA l’attività dell’ex amministrazione De Luca, compreso il piano di riequilibrio che non ha certo ricevuto i complimenti dichiarati dall’ex sindaco, passando anche per le partecipate. Si annuncia, infatti, una stagione di tagli “su carne ed ossa” per dirla con Santoro.
Non facile anche perché, almeno dai primi risultati del tour dei villaggi, non sembra che vi sia quell’entusiasmo intorno al candidato Federico BASILE, per come immaginava De Luca, anche perché una cosa è Facebook, un’altra è la reale realtà.
E poi c’è la corsa alle regionali per chi si sente in animo già “sindaco di Sicilia”. Ma sulla strada, già irta di ostacoli, adesso si addensano anche nubi scure e nere.
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