
Messina non è salva. Non ancora e non con il piano di riequilibrio rimodulato. Almeno finché non verrà trasmessa la “proposta di rimodulazione” del Piano di riequilibrio. Si perché la Corte dichiara di non averla ancora ricevuta. Così ha scrive la Corte dei Conti al Comune di Messina nella deliberazione giunta proprio oggi, dichiarando che per quanto attiene “il prosieguo del procedimento, si rammenta che, secondo quanto stabilito dall’art. 1, comma 994, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, il Comune di Messina dispone di un termine di centoventi a partire dalla data di comunicazione di cui al precedente comma 992 per la presentazione della “proposta di rimodulazione” del Piano, che (…) dovrà essere tramessa, unitamente al parere dell’organo di revisione economico-finanziaria, direttamente a questa Sezione di controllo, presso la quale pende l’iter di approvazione, ritenendosi già esaurita la fase dell’istruttoria da parte della
competente Commissione ministeriale“. Pertanto non esiste alcun piano rimodulato finché non ci sarà una proposta di rimodulazione approvata dal Consiglio comunale e dai revisori contabili.
Ma non è finita qui. La Corte dei Conti, come abbiamo scritto a suo tempo, (altro che complimenti) prende atto “ della volontà del Comune di Messina di esercitare la facoltà di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, concessa dall’art. 1, commi 992, 993 e 994, della legge 30 dicembre 2021, n. 234“. La Giunta De Luca ha quindi presentato, nel giorno dell’audizione ai primi di febbraio, una memoria presentata in risposta alle tantissime richieste di chiarimenti del piano precedente ma poi, alla fine, ha fatto la scelta, più comoda, di rimodulare il piano e di ricominciare da capo. Ma allora esiste un piano di riequilibrio B? Nella sostanza NO, in quanto esisterà solo dopo che Consiglio e revisori lo approveranno e si incomincerà ad attuarlo. Tant’è che la Corte ricorda ancora al Comune che “Occorre, infine, inviare copia di tutti gli accordi stipulati con i creditori, contrassegnandoli con numeri progressivi, da elencare in un indice unitario in cui indicare anche il nominativo del creditore, in modo che si possibile correlare agevolmente ciascun accordo con le prime”. Ma non era stato già inviato il prospetto dei creditori? Ma non erano stati fatti i complimenti a De Luca per aver ridotto la massa debitoria con la transazione dei creditori?