“Spostamenti effettuati in maniera coatta con cattiveria e presunzione predicando tagli e risparmi sulla pelle di dirigenti, organigramma, funzionigramma e lavoratori. Colleghi della Pm silurati perché malati, predicando e professando grandi risparmi inesistenti per le casse comunali”. Questa la situazione del Corpo di Polizia Municipale nel dopo De Luca, descritta da Gaetano Giordano, RSU e Responsabile della Sicurezza del Comune di Messina nonché componente del Direttivo Provinciale, Regionale e Nazionale del Dipartimento Polizia Locale del sindacato CSA-CISAL. Un corpo di Polizia Municipale ridotto ancora di più nel suo organico per una campagna di tagli e di risparmi che nei fatti “non esistono”, come descrive ed argomenta Gaetano Giordano.
“Gli spostamenti al ruolo civile, ostinatamente voluti dall’ex sindaco De Luca e dalla sua ex assessora, Musolino, con l’avallo dell’anche lui ex direttore generale, Federico Basile, oggi candidato di Sicilia Vera alla poltrona di sindaco di Messina, dei tanti colleghi della Polizia Municipale ‘colpevoli’ solo di essersi ammalati spesso per il servizio usurante sulle strade e transitati negli uffici con certificazione medica, ha generato oggi l’impossibilità di garantire i servizi essenziali all’interno degli uffici aperti al pubblico” afferma Giordano. “Inoltre – continua – ci troviamo di fronte a tanti agenti che potrebbero sostenere servizi viabili e stare in strada che invece svolgono servizi di guardiania o servizi interni. Adesso sì che chi dovrebbe stare fuori si è ritrovato ad una scrivania”.
“Ma la situazione cambierà presto – afferma Giordano – perché gli spostamenti al civile degli agenti idonei alla mansione (di agente di PM) ma defenestrati solo perché avevano limitazioni certificate, sono da considerarsi nulli, in quanto nessuna commissione medica regionale ha certificato i passaggi al civile. L’augurio sincero è quello di rivedere i colleghi riprendersi quella dignità strappata e calpestata!“ conclude Giordano.