La Sicilia potrà contare su circa 41 milioni di euro del Pnrr. Potranno essere portati avanti 23/24 progetti locali di rigenerazione culturale che dovranno essere presentati dai borghi in forma singola o aggregata, fino a un massimo di tre Comuni e con una popolazione residente complessiva fino a cinquemila abitanti. Si aggiungono venti milioni di euro stanziati per un progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica destinati ad un borgo a rischio abbandono o abbandonato, che la Regione ha individuato nel Comune di Vizzini, nello specifico il borgo ‘a Cunziria.
L’obiettivo e di far ripartire il turismo grazie alle risorse nazionali e regionali che sono imprescindibili. Due le linee di azione individuate a livello nazionale. Destinatari almeno 250 borghi, 21 dei quali scelti dalle Regioni e 229 selezionati con avviso pubblico.
La prima linea d’intervento prevede 420 milioni di euro per progetti pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica in 21 borghi a rischio abbandono o abbandonati; saranno stanziati 20 milioni di euro per ciascun borgo con progetti pilota che dotino l’insediamento di nuove funzioni e infrastrutture. I campi da sviluppare sono quello della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca. Scuole, accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) con la programmazione di attività culturali, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali. E’ prevista entro il mese di maggio 2022, l’ammissione a finanziamento e l’assegnazione delle risorse.
La seconda linea ha una dotazione di 580 milioni di euro totali. Di cui 380 sono destinati al finanziamento di almeno 229 progetti locali con finalità di rigenerazione culturale e che dovranno essere presentati dai Comuni in forma singola o aggregata. L’avviso pubblico si chiude il 15 marzo 2022, con circa 1,6 milioni di euro a borgo.
I rimanenti duecento milioni di euro sono destinati a sostenere micro-piccole-medie imprese già insediate o che intendono insediarsi all’interno dei borghi selezionati. Le attività dovranno svolgere attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali. Il totale complessivo tra le due componenti è di circa 2,53 milioni di euro a borgo. Il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle otto regioni del Mezzogiorno e gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026. Adesso servono i progetti da presentare.
Condividi: