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PNRR SANITA’, AMATA: “DISPONIBILI 40 MILIONI PER MESSINA E PROVINCIA, SCELTE CONDIVISE DA TUTTI IN BASE A PARTICOLARE OROGRAFIA DEL TERRITORIO”

- 19/02/2022
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Palermo, 19 febbraio 2022 – “Nell’ambito del potenziamento delle strutture sanitarie del territorio messinese previste con i 40 milioni dei fondi del Pnrr, che ammontano complessivamente a 800milioni per la Sicilia, in commissione salute ho rilevato la necessità di inserire un ospedale di comunità anche a Patti, mentre  a Lipari siamo riusciti ad inserire un centro operativo territoriale e per Montalbano Elicona, su mia proposta, dovrebbe sorgere una casa di comunità, la cui fattibilità tecnica è alla valutazione degli uffici dell’Asp”. Lo dice Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars e componente della commissione salute, che prosegue nell’impegno incessante di rafforzare la sanità pubblica a Messina e provincia.

Per il territorio messinese sono previsti complessivamente oggi 6 ospedali di comunità con 20 posti-letto, 18 case di comunità e 6 centri operativi territoriali. In particolare, gli ospedali di comunità saranno realizzati a Messina, Milazzo, Taormina, Barcellona, Sant’Agata di Militello e, infine, Patti. “Gli ospedali di comunità – spiega Amata – serviranno come rete di collegamento e andranno ad integrare il lavoro degli altri nosocomi”.

Le case di comunità saranno così distribuite: 2 a Messina; poi, Taormina, Barcellona, Milazzo, Lipari, Santa Domenica Vittoria, Roccalumera, Valdina, Novara di Sicilia, Patti, San Piero Patti, Sant’Agata di Militello, Castell’Umberto, Capo d’Orlando, Santo Stefano di Camastra e Mistretta. “E speriamo – sottolinea Amata – come accennato Montalbano Elicona, dove ci potrebbe essere già la disponibilità di una struttura da adibire”. Infine, i centri ospedalieri territoriali saranno a Messina, Milazzo, Taormina, Barcellona, Patti, Sant’Agata di Militello e Lipari. “Le scelte sono state condivise – conclude Amata – da tutti in base anche alla particolare orografia del nostro territorio e alle strutture che l’azienda sanitaria provinciale o in mancanza il comune metterà a disposizione”.