“La situazione è grave e desta molta preoccupazione soprattutto per territori come quello messinese con una condizione socioeconomica abbastanza difficile”, lo dichiara il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni che, unitamente al sindacato inquilini Sunia, prende posizione sul problema del caro bollette di energia elettrica e gas con gravi conseguenze sulle famiglie.
“Le conseguenze dei notevoli aumenti sui bilanci delle famiglie sono pesanti. In base ai dati diffusi da Arera, nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre 2021, c’è stato un aumento del 131% sulle bollette dell’energia elettrica e del 94% su quelle del gas”, dichiarano Giuseppe Abate, presidente della Federconsumatori Messina, e Claudio Vallone, segretario del Sunia di Messina
“I consistenti rincari incideranno sul già grave disagio abitativo – spiega il segretario del Sunia – per l’impossibilità per le famiglie povere o a basso reddito di sostenere costi così elevati. Il sindacato inquilini chiede anche a livello comunale ogni utile intervento per ridurre il disagio delle famiglie, anche in relazione ai costi dell’alloggio, per non incorrere nello sfratto per morosità o nel pignoramento della propria abitazione”.
“Chiediamo – prosegue il segretario della Cgil Messina, Mastroeni – interventi incisivi e concreti, c’è la forte necessita di adottare misure urgenti per ridurre l’impatto del caro bollette sul potere d’acquisto di lavoratori e pensionati”. Ed in attesa di provvedimenti urgenti da parte della Regione e dei Comuni, mirati al sostegno delle famiglie in difficoltà, conclude “La mancanza di interventi efficaci sia da parte del Governo centrale che di quello regionale e degli enti locali – evidenzia Mastroeni – rischia di esasperare una situazione già fortemente critica”.
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