A sorpresa? Possiamo dire di no. Cateno De Luca si è dimesso alla sua maniera, con teatralità, e con le stesse pause studiate, come fosse su un palco di piazza, quelli estivi per intenderci, fa irruzione a casa di un non poi tanto sorpreso Federico Basile, oggi direttore generale del Comune di Messina, da stanotte candidato a sindaco dell’entourage di De Luca.
Perché De Luca sceglie Basile? Perché è un contabile che ha attraversato l’amministrazione Accorinti, dando la benedizione al piano di riequilibrio che poi De Luca ha rimodulato, denigrando il precedente, approvato ai tempi di Renato, in qualità di revisore, dallo stesso Basile.
Lo sceglie anche perché Basile non è un politico, e neanche un attore, vista la poco riuscita espressione di sorpresa durante il film della sua convocazione di stanotte. Che Basile non sia un politico ma un tecnico, può essere di grande vantaggio, infatti, per chi da Messina non vuol poi davvero andarsene. Perché la politica di De Luca continuerebbe ad aleggiare proprio dietro la poltrona dell’eventuale neo primo cittadino, Federico Basile. Non sarà facile per quest’ultimo affrontare una campagna elettorale rappresentando De Luca, sia per l’impegno che per le doti comunicative necessarie. Difficile per chi finora ha avuto da fare più con i numeri che con le piazze. Ecco perché è importante per Basile saper fare bene i conti e valutare rischi e benefici di questa candidatura che gli ha bussato alla porta all’una di notte.
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