Una cinquantina di no vax sta protestando in modo pacifico davanti alla caserma dei carabinieri di Lipari (Me), la più grande delle isole Eolie.
“Da liberi cittadini siamo qua per presentare ciascuno di noi una denuncia sulle privazioni cui siamo sottoposti quotidianamente in violazione dei diritti costituzionali”, dice Ersilia Pajno, del comitato in difesa dei diritti dei cittadini eoliani che conta circa 300 aderenti.
“Non siamo d’accordo sulle azioni intraprese dal governo nazionale – spiega Pajno – la nostra coscienza si è formata sull’ascolto, sulla lettura, sul confronto di idee, leggiamo anche studi che ci dicono che il vaccino ancora non può considerarsi tale, ma al di là di questo se così fosse perché il governo continua a farci firmare un consenso informato? Il governo nazionale lo renda obbligatorio e se ne assuma la responsabilità”.
I manifestanti chiedono che le denunce vengano trasmesse alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me). “I carabinieri adesso ci stanno facendo entrare ad uno ad uno per presentare la denuncia”, conclude Alessandra Pajno.
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