Il 18 gennaio scorso l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Messina, guidato dal presidente Giacomo Caudo, ha emesso un provvedimento di sospensione dall’esercizio della professione nei confronti di 78 iscritti che non risultano al momento in regola con l’obbligo vaccinale.
Dopo numerose comunicazioni nelle settimane scorse, attraverso pec e raccomandate, per ricordare ai colleghi di presentare l’avvenuta certificazione, alcuni non hanno ottemperato quanto previsto dalla legge.
Nella maggior parte dei casi si tratta di mancate terzi dosi o di medici che hanno effettuato solo una prima dose senza la seconda somministrazione; qualcuno è stato segnalato per esercizio abusivo della professione e alla Procura di Messina risultano due denunce. Dunque è scattato il pugno duro da parte delll’Ordine come da parte dell’Asp Messina. I medici di cui non risultava la certificazione obbligatoria erano inizialmente circa 900 su quasi 6700 iscritti: dopo le rigorose e opportune verifiche svolte in collaborazione col Ministero della Salute e con gli uffici dell’Asp, sono diventate 78 le sospensioni adottate ieri e numerose altre da valutare nelle prossime sedute consiliari, escluso coloro i quali hanno già comprovato l’obbligo vaccinale. Adesso i medici che riceveranno il provvedimento potranno mettersi in regola solo vaccinandosi (o presentando un’eventuale esenzione dal vaccino o guarigione da covid) e trasmettendo il prima possibile la documentazione per non incorrere in ulteriori decisioni. Fino ad allora non potranno esercitare la professione medica nè all’interno di ospedali, nè di ambulatori, nè qualunque attività libero – professionale. Nel caso dei medici di medicina generale saranno prontamente sostituiti dall’Asp per garantire l’assistenza ai pazienti.